I sussidi sono stati assegnati dal Consiglio europeo della ricerca nell'ambito del programma Orizzonte 2020
Nell'ambito dei "Consolidator Grants", il Consiglio europeo della ricerca (Cer) di Bruxelles quest'anno ha assegnato un totale di circa 50 milioni di franchi a 23 ricercatori in Svizzera (15 uomini e 7 donne). Queste sussidi assegnati a scienziati affermati ammontano a 2 milioni di euro a testa e sono prova dell'eccellenza di un progetto.
In totale il Cer ha distribuito 600 milioni di euro a 301 ricercatori di 24 paesi europei per portare avanti progetti promettenti. È stato approvato il 12% delle 2453 domande presentate. Il Cer precisa oggi che il 31% delle borse di studio sono state assegnate a ricercatrici.
In Svizzera sei borse sono andate all'Università di Zurigo, cinque a quella di Ginevra, quattro al politecnico di Zurigo, tre all'Università di Basilea, due al politecnico di Losanna, una alle Università di Neuchâtel e Losanna nonché al Friedrich Miescher Institut di Basilea. Questi fondi sono assegnati nell'ambito del programma di ricerca e innovazione "Orizzonte 2020".
La Svizzera era stata momentaneamente esclusa da questo programma di sostegno dopo la votazione popolare del 9 febbraio 2014, che aveva accettato di limitare l'immigrazione reintroducendo i contingenti e opponendosi dunque all'accordo con l'Unione Europea sulla libera circolazione delle persone. La Confederazione era stata parzialmente e provvisoriamente riammessa nel settembre 2014, quando venne negoziato un concordato valido fino a fine 2016. La partecipazione svizzera dipende dal mantenimento della libera circolazione con l'Ue.