Svizzera

La trappola delle sigarette elettroniche Juul per i giovani

Thomas Beutler (Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo) teme una diffusione delle e-cigarette contenenti nicotina Juul tra i minorenni

Keystone
21 dicembre 2018
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Sembra una chiavetta Usb e ha il gusto di menta, cacao o mango. E contiene nicotina, tanta. Parliamo della sigaretta elettronica Juul che da inizio dicembre è in vendita anche in Svizzera. Negli Stati Uniti ha un successo enorme soprattutto tra i minorenni. Thomas Beutler, collaboratore scientifico dell’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo, teme, come dice a ‘laRegione’, che anche nella Confederazione «questo fenomeno si diffonderà tra i giovani».
A dimostrazione del successo di Juul, ieri la società Altria (produttore delle sigarette classiche Marlboro) ha annunciato di aver acquistato il 35% della start-up statunitense per 12,8 miliardi di dollari (12,7 miliardi di franchi). Il mercato della nicotina sembra dunque tornare in voga. Ma cosa rende le Juul così popolari? «Negli Stati Uniti – afferma Beutler – è molto diffusa sui social media. In particolare attraverso filmati su YouTube [e anche con le foto su Instagram, ndr]. Inoltre queste sigarette elettroniche contengono sale di nicotina, che se aspirato non irrita la gola o la bocca come le altre sigarette elettroniche o gli inalatori per chi vuole smettere di fumare. Infine piace anche il fatto che queste sigarette contengono molta nicotina: negli Usa possono raggiungere fino a 59 milligrammi (mg) per millilitro (ml) di liquido. Gli effetti sono così molto simili a quelli di una sigaretta classica. Va detto che in Svizzera le Juul contengono ‘solo’ 20 mg/ml di nicotina».

A ciò va poi aggiunto che assomigliando a una chiavetta Usb, si tratta di un oggetto piuttosto discreto che, inoltre, emette una nuvola di vapore talmente piccola da dissolversi subito. Senza poi dimenticarsi dei gusti particolarmente (almeno sulla carta) allettanti: nello ‘starter kit’ in vendita in Svizzera, oltre al ‘classico’ ‘Golden Tobacco’, troviamo un ‘pod’ – così si chiamano le cartucce di ricarica – al gusto di menta, di ‘Royal Crème’ (che dovrebbe avere il sapore di cacao con note di vaniglia) e di mango.

Durante la conferenza stampa per il lancio sul mercato elvetico di Juul a inizio dicembre, il fondatore, Adam Bowen, aveva affermato che queste sigarette elettroniche sono indirizzate agli adulti. Ma il successo che hanno avuto negli Usa tra i giovani preoccupa in Svizzera. A maggior ragione visto che nella Confederazione la vendita delle sigarette elettroniche non è regolamentata: il Consiglio federale ha recentemente trasmesso al Parlamento la nuova legge sul tabacco, nella quale è disciplinato anche l’uso delle e-cigarette. Prima che entri in vigore si dovrà però aspettare almeno il 2022. Intanto in settembre i produttori e i rivenditori di sigarette elettroniche hanno firmato un codice di condotta che vieta la vendita ai minorenni (nel frattempo sottoscritto anche da Juul).

Ma questo accordo su base volontaria servirà a proteggere i giovani dalla dipendenza da nicotina? «Per noi tutto ciò che è volontario non serve a molto», ritiene Beutler. «Non ci sono né controlli, né sanzioni e quindi i rivenditori possono fare un po’ quello che vogliono. Riponiamo piuttosto la nostra speranza nei Cantoni: in Vallese è già vietato per legge vendere sigarette elettroniche ai minori e nel Canton Berna è stata accolta una mozione in questo senso».
Una quindicina di anni fa avvenne un fenomeno simile, ovvero quello dei cosiddetti ‘alcopops’ (bevande dolci contenenti alcol). La soluzione adottata dal Parlamento è stata quella di introdurre una tassa speciale su queste bibite rendendole molto più care. Potrebbe essere un espediente anche per le sigarette elettroniche, in particolare per quelle contenenti nicotina? «Sì. Se abbiamo un prodotto che genera dipendenza, dovremmo avere la possibilità a livello nazionale di renderlo meno attrattivo alzandone il prezzo con una tassa. Sarebbe una cosa veramente importante», sottolinea Beutler.

E per quanto riguarda la prevenzione? «Trattandosi di un nuovo prodotto – precisa –, non c’è ancora una prevenzione specifica per Juul. In generale però, per quanto ci riguarda, i giovani non dovrebbero usare sigarette elettroniche e nemmeno i non fumatori. Esse dovrebbero essere utilizzate solamente da coloro che vogliono smettere di fumare».

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