Svizzera

Cinque milioni contro la radicalizzazione

Contro terrorismo ed estremismo violento i soli strumenti penali non bastano. Per questo la Confederazione sosterrà progetti cantonali e comunali contro la radicalizzazione

Ti-Press
16 maggio 2018
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La Confederazione sosterrà con cinque milioni di franchi in cinque anni progetti cantonali e comunali contro la radicalizzazione e l’estremismo violento. Lo ha stabilito oggi il Consiglio federale, adottando un’ordinanza in tal senso nel quadro del piano d’azione nazionale approvato lo scorso anno.

Terrorismo ed estremismo violento non minacciano solo la vita e l’integrità fisica della popolazione, ma anche lo Stato di diritto e la democrazia, i nostri valori e l’equilibrio della società, indica una nota odierna del governo, precisando che i soli strumenti penali non bastano a combattere questi fenomeni, ma è necessario intervenire a livello di prevenzione.

L’obiettivo del piano d’azione nazionale, varato a fine novembre da Confederazione, Cantoni e Comuni, è stroncare sul nascere la radicalizzazione, offrendo alternative e mettendo in contatto fra loro gli attori del settore. Il progetto è corredato da 26 misure, tra cui la sensibilizzazione e la formazione di persone chiave, la creazione e il mantenimento di servizi di prevenzione contro la violenza nonché una migliore interconnessione tra i responsabili.

Molti cantoni e città hanno già attuato gran parte delle misure, ma altri no. Ciò dipende da fattori come la composizione della popolazione, la presenza di casi di radicalizzazione e i mezzi finanziari di cui dispongono le autorità, precisa il governo.

I fondi stanziati dalla Confederazione saranno messi a disposizione dall’inizio del 2019 e andranno ad aggiungersi a quelli versati a livello locale, in collaborazione con partner non statali. Questi ultimi dovranno essere organizzazioni senza scopo di lucro con sede nel nostro Paese, rileva il Consiglio federale. I progetti sostenuti saranno realizzati integralmente in Svizzera.

A coordinare il tutto ci sarà il Delegato della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS), mentre a decidere lo stanziamento dei fondi sarà fedpol, che passerà al vaglio i progetti.

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