Berna preferisce aspettare l'esito delle indagini che stanno svolgendo le autorità britanniche
Pur ribadendo la sua ferma condanna all’avvelenamento con un agente nervino dell’ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia Yulia in Gran Bretagna, la Svizzera non intende seguire la reazione di 17 Stati dell’Ue, che ieri hanno annunciato l’espulsione di diplomatici russi. Berna, infatti, preferisce attendere i risultati delle indagini.
"Prima che la Svizzera tragga le sue conclusioni sulle circostanze all’origine dell’avvelenamento" dell’ex agente russo, "è necessario aspettare i risultati delle inchieste in corso", ha indicato oggi all’ats un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Per Berna ad essere particolarmente preoccupante è il fatto che un gas neurotossico di classe "Novichok" sia stato usato per la prima volta. La Confederazione ricorda che è indispensabile, per la pace e la stabilità, rispettare le norme e le regole internazionali. È stata sottolineata, per concludere, anche l’importanza dell’inchiesta sulle circostanze dell’attacco svolta dalle autorità britanniche con l’appoggio dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC).
Ieri, le espulsioni di diplomatici russi sono state più di 100.