Svizzera

In crescita il pil svizzero

(© Ti-Press / Benedetto Galli)
30 novembre 2017
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Il prodotto interno elvetico è salito nel terzo trimestre dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. È quanto indica stamane la Segreteria di Stato dell’economia (Seco). Tra aprile e giugno l’economia svizzera era progredita dello 0,4% (dato riveduto dal +0,3% della precedente stima). La Seco spiega che nel periodo in rassegna il contributo più significativo è venuto dall’industria manifatturiera, che con un +2,2 % è cresciuta in modo ancora più marcato rispetto al trimestre precedente. Sviluppi positivi sono stati osservati anche nei settori del commercio (+0,6%) e dei servizi alle imprese (+0,2%). In progressione pure il comparto sanitario (+0,5%) e l’amministrazione pubblica (+0,1 %). Il settore finanziario (-0,6%) non è invece riuscito a tenere il passo. Per l’edilizia la tendenza è stata negativa (-0,6 %), come peraltro nei due trimestri precedenti. Sul versante della spesa, i consumi privati sono aumentati dello 0,4%, in linea con la media di lungo periodo, sostenuti da quasi tutte le voci, in particolare dai comparti della sanità, dell’alloggio, dell’energia, della cultura e dello svago. Nei valori medi anche la crescita dei consumi pubblici, che si è attestata allo 0,5%. Sopra i valori medi, invece, la progressione degli investimenti in beni di equipaggiamento (+0,9 %). Gli investimenti nell’edilizia, dopo il trend positivo degli ultimi trimestri, registrano viceversa una lieve flessione (-0,1%). Alla crescita del pil, afferma ancora la Seco, ha contribuito pure la bilancia commerciale, che nel periodo in rassegna ha registrato un aumento delle esportazioni (+2,1% rispetto al trimestre precedente) e un calo delle importazioni (-1,6%). Eric Scheidegger, capo della direzione di politica economica della Seco, ha rilevato che la crescita del pil consente alla Svizzera di recuperare terreno rispetto ai suoi principali partner commerciali. Si tratta inoltre della progressione trimestrale più elevata dalla fine del 2014. Per l’insieme dell’anno la SECO prevede un tasso di espansione dello 0,9%, una cifra più bassa rispetto alle stime di giugno (+1,4%) e di marzo (+1,6%).

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