Svizzera

Titoli americani per oltre 188 miliardi di dollari sequestrati in due cittadine svizzere

28 novembre 2017
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di Marco Marelli

Obbligazioni statunitensi per 188,3 miliardi di dollari sono stati sequestrati in una abitazione di Horw (nel canton Lucerna) e in una security di Embrach (canton Zurigo). Questi in sintesi i clamorosi sviluppi di un'indagine della Guardia di finanza di Sondrio, coordinata dal procuratore Claudio Gittardi, in collaborazione con il Ministero pubblico della Confederazione, la Polizia federale e le Polizie cantonali di Ticino, Lucerna e Zurigo.

L'operazione dominata Fort Knox nel settembre scorso aveva portato al sequestro di sei obbligazioni Usa - Bond e Notes emessi dalla Federal Reserve - per un miliardo e quattrocento milioni di dollari che i primi nove componenti di un'organizzazione - tutti italiani residenti in Lombardia, fra cui due promoter attivi in una finanziaria di Lugano - intendevano riciclare in riva al Ceresio. Da qui i collegamenti con il Ministero pubblico della Confederazioni che tramite gli elementi forniti dagli uomini del colonnello Massimo Manucci, comandante provinciale delle fiamme gialle di Sondrio, sono riusciti a identificare i due promoter impiegati a Lugano.

Nel settembre scorso (la notizia su ''La Regione'' è stata pubblicata il 3 ottobre) le fiamme gialle valtellinese oltre al sequestro (a Milano) dei sei bond – nel corso di perquisizioni nel capoluogo lombardo e a Como, Bergamo, Pavia, Bolzano, Padova e Verona– acquisirono una copiosissima documentazione, che ha portato ai clamorosi sviluppi di cui la Procura di Sondrio e il Comando provinciale della Guardia di Finanza valtellinese hanno dato notizia nel pomeriggio. Innanzitutto, si è appreso che le dieci persone indagate sono accusate di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di titoli di credito.

Ai fatti nuovi della vicenda si è arrivati tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e pedinamento e alla stretta collaborazione fra inquirenti e investigatori italiani e svizzeri. Oltre alla montagna di obbligazioni statunitensi sono stati sequestrati anche certificati che ne attesterebbero la validità. Si è inoltre appreso che il dominus dell'associazione sarebbe un cittadino serbo con forti interessi in Svizzera che nelle intercettazioni telefoniche e ambientali viene chiamato ''generale serbo''.

Stando agli inquirenti il proprietario dei Bond Usa sarebbe il serbo che li aveva affidati a prestanome. Gli investigatori sostengono anche che le obbligazioni avevano destato l'attenzione di elementi legati alla criminalità finanziaria oltre che a professionisti del settore finanziario, come sembra confermare la presenza dei due promoter dipendenti di una finanziaria di Lugano.

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