Svizzera

I partiti non si sbilanciano. A parte i giovani Ppd: 'Vogliamo Lombardi'

(Gabriele Putzu)
1 settembre 2017
|

La tripla candidatura PLR alla successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale viene accolta con accenti diversi dal panorama politico svizzero: per l’UDC la varietà della scelta è interessante, mentre chi – come donne PLR e Verdi – ha sempre sottolineato l’importanza della presenza femminile in governo non nasconde la sua soddisfazione. Nessuna reazione è giunta da PS e PPD.

Scegliendo tre candidati il gruppo parlamentare del PLR non ha probabilmente voluto assumere rischi, ha detto il presidente dell’UDC Albert Rösti. Il parlamento ha comunque ora a disposizione una vera scelta, cosa che è positiva, ha indicato all’ats il consigliere nazionale bernese. A suo avviso ci si può comunque chiedere perché le personalità poste ora sotto i riflettori siano unicamente latine: vi sono anche altre regioni non rappresentate in governo, come la parte orientale del paese. Decisive secondo Rösti saranno però ora le audizioni: a volte queste pongono infatti i candidati in una nuova luce.

Da parte loro le donne liberali radicali hanno accolto con favore il fatto che il gruppo parlamentare del PLR abbia scelto di puntare su Isabelle Moret, all’interno di una tripla candidatura. La consigliera nazionale vodese nelle ultime settimane è stata particolarmente sotto pressione, ma ciò nonostante oggi a Neuchâtel è stata brillante, ha sostenuto la presidente delle donne del PLR Doris Fiala. La consigliera nazionale zurighese ha anche sottolineato la rivendicazione della parte femminile del partito di essere rappresentata in governo, a 28 anni dal ritiro di Elisabeth Kopp. Fiala ha però anche aggiunto che pure il Ticino può legittimamente ambire al seggio che sarà lasciato libero da Didier Burkhalter. Pure per i Verdi l’importante è che fra i proposti figuri una donna: se le candidature saranno equivalenti la preferenza del partito ecologista andrà a Isabelle Moret, ha affermato la consigliera nazionale ginevrina Lisa Mazzone. Nel Consiglio federale la metà femminile della popolazione è infatti sottorappresentata: "un problema per la democrazia", secondo Mazzone. Nessun commento è giunto dal PPD: per bocca della segretaria generale Béatrice Wertli il partito ha fatto sapere all’ats che non si pronuncerà prima delle audizioni, perché questo potrebbe essere mal interpretato e perché non sarebbe educato nei confronti delle persone proposte. Anche il PS non si è espresso: un portavoce del partito ha spiegato che il tema sarà all’ordine del giorno in una riunione prevista domani.

Curiosa la presa di posizione dei giovani Ppd svizzeri, che propongono... un democratico cristiano per il governo: Filippo Lombardi. Solo con il consigliere agli Stati ticinese si potrà evitare che la politica estera elvetica continui a girare a vuoto, si legge in un comunicato diffuso in serata. Dopo quasi 20 anni il Ticino merita di tornare ad essere rappresentato in Consiglio federale, spiegano i giovani Ppd. Il cantone di frontiera è confrontato con molte sfide e nelle trattative con l’Ue la Confederazione ha bisogno di un politico affermato e granitico, che possa rappresentare e difendere in modo coerente gli interessi del paese. "Con Lombardi la Svizzera avrebbe il suo miglior rappresentante". La concordanza – continua la sezione giovanile del PPD – è qualcosa di più che una proporzionalità matematica. Lombardi è il candidato ideale per succedere a Didier Burkhalter: si tratta di un uomo di stato che dispone della necessaria esperienza e delle capacità politiche per il mandato, inoltre parla correntemente diverse lingue, conclude il comunicato.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔