Svizzera

Salario minimo, Neuchâtel primo Cantone: il Tf respinge i ricorsi. E in Ticino...

4 agosto 2017
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Il Tribunale federale (Tf) ha respinto i ricorsi inoltrati da padronato e organizzazioni economiche contro un salario minimo orario di 20 franchi a Neuchâtel. Il Cantone romando è quindi diventato il primo in Svizzera a disporre di una legge che fissa una busta paga minima. La sentenza era attesa in particolare in Ticino, dove il popolo ha adottato nel 2015 un’iniziativa popolare dei Verdi tutt'ora inapplicata.

I ricorsi erano rivolti contro la legge adottata dal Gran Consiglio neocastellano che ha fissato un salario minimo annuale di 41’759 franchi per una settimana lavorativa di 41 ore, ciò che corrisponde a dodici mensilità di 3'480 franchi.

In Ticino iniziativisti e sindacati da un lato, e mondo economico dall’altro, non sono riusciti ad accordarsi su una retribuzione minima. I primi non vogliono che sia inferiore ai 3'500 franchi, mentre il secondo auspica un minimo attorno ai 3'000, facendo riferimento alla busta paga più modesta fissata nella maggior parte dei contratti normali di lavoro in vigore in Ticino. La patata bollente è ora nelle mani del Consiglio di Stato.

Nella sentenza pubblicata oggi il Tf, considerando la legge neocastellana una misura di politica sociale, la giudica conforme al principio costituzionale della libertà economica e non lesiva del diritto federale. La legge, approvata dal Gran Consiglio nel maggio 2014, concretizza una modifica della Costituzione cantonale del 2011.

Verdi ticinesi chiedono 'messa in atto in tempi brevissimi'

I Verdi del Ticino in un comunicato si dicono entusiasti per la decisione del Tf: “Si tratta di un’importantissima misura di politica sociale che è stata dichiarata conforme al principio costituzionale della libertà economica e al diritto federale”. I Verdi chiedono quindi che anche in Ticino si arrivi a una messa in atto della loro iniziativa “in tempi brevissimi”, dal momento che la sentenza “non lascia più spazio a nessun dubbio”. Chiedono quindi a Consiglio di Stato e Gran Consiglio di attivarsi al più presto, nel rispetto della volontà popolare.

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