Svizzera

Ankara convoca l'ambasciatore svizzero

(PETER KLAUNZER)
26 marzo 2017
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L’ambasciatore svizzero in Turchia, Walter Haffner, è stato convocato oggi pomeriggio dal ministero degli esteri di Ankara. Questi protesta contro uno striscione esposto ieri a Berna durante una manifestazione di oppositori al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato una notizia in tal senso della radio romanda RTS.

Ieri, in assenza di Haffner, le Autorità di Ankara hanno ascoltato la sua vice, Nathalie Marti, console generale di Svizzera a Istanbul. La Turchia ha ufficialmente protestato e preteso l’apertura di un’inchiesta da parte elvetica nei confronti degli autori del cartellone.

Quest’ultimo raffigurava Erdogan e una pistola con la scritta "Kill Erdogan with his own weapons" ("Uccidete Erdogan con le sue stesse armi"). In serata gli autori sono usciti allo scoperto: si tratta di un movimento denominato Gruppo di giovani rivoluzionari di Berna (Revolutionäre Jugendgruppe Bern).

Nel pomeriggio lo stesso ministro degli affari esteri di Ankara Mevlüt Çavuşoğlu ha telefonato al suo omologo elvetico Didier Burkhalter, hanno confermato ieri sia le autorità turche che il DFAE.

Lo stesso Erdogan ha protestato. La Svizzera deve smetterla di sostenere organizzazioni terroristiche, ha riferito ieri il suo portavoce, Ibrahim Kalin, all’agenzia di stampa Anadolu. Non è accettabile che vengano mostrati simboli del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) e si chiami ad uccidere Erdogan, ha proseguito Kalin.

Il PKK è fuorilegge in Turchia e nell’Unione Europea in quanto viene considerato un’organizzazione terroristica. In Svizzera no.

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