Svizzera

Gli svizzeri bevono meno 

(Gabriele Putzu)
10 agosto 2015
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Gli svizzeri bevono sempre di meno, in particolare vino prodotto in Svizzera. È quanto indicano i dati pubblicati dalla Regia federale degli alcol (Rfa), secondo cui il consumo pro capite globale di alcol puro è passato da 8,3 litri del 2013 a 8,1 nel 2014. Tale flessione conferma una trend in atto da tempo: nel 1995, il consumo per persona era ancora di 9,4 litri di alcol puro. Tra il 1995 e il 2014, il consumo di vino è sceso gradualmente da 43,6 litri pro capite a 35,1 dell’anno scorso (2013: 36,1 l). Tra il 2013 e il 2014, la Rfa ha registrato una flessione del consumo di rossi svizzeri (da 535’832 ettolitri a 488’699 ettolitri) e un aumento invece del consumo di prodotti esteri (da 1’293’224 ettolitri a 1’294’359 ettolitri). Per i vini bianchi, il consumo è sceso globalmente da 896’104 ettolitri a 880’903 ettolitri. Anche in questo caso, però, si è assistito ad un aumento del consumo di bianchi importati: da 363’376 ettolitri del 2013 a 388’518 ettolitri dell’anno scorso. L’unico prodotto in controtendenza nella categoria "vino", e di cui i residenti sembrano andare ghiotti, è lo spumante, il cui consumo è cresciuto da 168’249 litri 2013 a 177’624 litri dell’anno seguente. Tra il 2013 e il 2014 il consumo di birra è rimasto costante – 55,8 litri per persona – ma dal 1995 ad oggi anche per questa bevanda l’assunzione pro capite è in flessione. Per quanto riguarda i superalcolici, nel 2014 il consumo è stato in media di 3,7 l pro capite (2013: 3,8). L’assunzione di grappe e affini è rimasta pressoché costante dal 1995.  Le statistiche della Rfa tengono anche conto delle attività di prevenzione svolte dai Cantoni e da associazioni private, attività sostenute anche con parte del provento della tassa sugli alcol. Tra il 2013 e il 2014, la percentuale di alcol venduto a minorenni è salita in modo significativo attestandosi al 33,7% (dal 25,8%). Va detto che tra il 2013 e il 2014, il numero di prove eseguite è calato (da 5’503 a 5’022). Nel 2004 – anno di riferimento – la percentuale si situava al 40,7%. Tra il 2004 e il 2014, questo dato presenta un andamento oscillatorio con un picco registrato nel 2005 (43,2%) e un livello più basso nel 2013. I luoghi dove i minorenni hanno più facilmente accesso a bevande alcoliche – tasso vendita alcol per punti di vendita – sono stati, nel 2014, bar, caffé/ristoranti, negozi, take away, manifestazioni; i punti vendita nelle stazioni di servizio occupano il fondo della classifica. Il 66% dei giovani che prima della 19 ha eseguito un acquisto (vino o birra) aveva meno di 16 anni. Passata quest’ora, l’età media aumenta a 17 anni (birra, vino o superalcolici). A livello cantonale, nel 2014 in Ticino sono stati eseguiti tra 300 e 600 test d’acquisto; nei Grigioni meno di 100. Il tasso di vendita a minorenni oscilla per il Ticino tra il 35 e il 40% (più del 40% a Friborgo e Vaud), oltre quindi la media nazionale. Nei Grigioni il tasso è risultato inferiore al 20% (come Turgovia).

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