Tennis

A Lugano si respira già aria di grande tennis

Al via la terza edizione del Challenger, in una domenica segnata dalla discesa in campo di Margaroli in singolare. ‘Non è stato facile, mancava il ritmo’

Il ticinese è sceso in campo per sopperire all’assenza di una delle wildcard
(Ti-Press)
5 marzo 2023
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È stata una domenica rovente sulle rive del Ceresio, ma non solo per le temperature quasi primaverili che hanno richiamato centinaia a centinaia di persone sul lungolago. Sì, perché oggi è definitivamente scattata la terza edizione del Challenger di Lugano. Nella prima giornata la folla non è stata quella delle grandi occasioni, eppure alla spicciolata un guazzabuglio di colori ha iniziato a riempire le tribune (da quest’anno più capienti e comode a detta di alcuni ‘aficionados’ del torneo). Fra una volée e l’altra capita anche di ritrovarsi spalla a spalla con il cinese Bu Yunchaokete, sconfitto – ahilui – in tre set, ma comunque desideroso d’incitare i compagni.

Sui campi è un’alternanza di addetti ai lavori, raccattapalle e giocatori. Chi felice del proprio risultato, e chi invece amareggiato della sua prestazione. Nei rarissimi momenti in cui la pallina smette di rimbalzare sulla luccicante pavimentazione, il Conza piomba in un silenzio quasi surreale. Pochi minuti prima di una sfida è inoltre possibile ammirare i propri beniamini intenti ad allenarsi: nel corridoio fra il campo numero uno e quello principale qualcuno si riscalda sulla cyclette, altri (come Jonas Forejtek, Jakub Nicod o Marius Copil) compiono esercizi di concentrazione in stile calcistico in modo da rimettere in moto la muscolatura. La qualità è senz’altro indiscussa... Per i colori rossocrociati è stata tuttavia una giornata piuttosto sfortunata. Anche per il padrone di casa Luca Margaroli, impegnato nel singolare per sopperire alla rinuncia di una wild card: «Non è stato facile poiché mi mancava un po’ il ritmo, soprattutto nelle prime battute – ha spiegato a fine incontro –. Ma sicuramente è stato molto piacevole giocare in casa». L’anno scorso il torneo ha fatto letteralmente il pienone nell’ultimo weekend, «il riscontro della prima giornata è comunque positivo. Quest’anno la manifestazione è di altissimo livello, molti giocatori sono alle porte o addirittura disputano le qualifiche dei Grandi Slam».

Assimilata la mezza ‘delusione’ in singolare, il 31enne sarà ora concentrato sul torneo di doppio in coppia con il lettone Mikelis Libietis. Un torneo manco a dirlo faticoso, di elevato spessore. «Non mi aspettavo un tabellone così forte: il primo turno è abbordabile se giochiamo come nelle ultime settimane, poi bisognerà prendere match dopo match. La voglia di ben figurare non mancherà, soprattutto essendo in casa». La macchina organizzativa come detto è scattata, Luca potrà quindi condensare tutte le sue energie sul tennis giocato. «A tutto il resto pensano i miei genitori – ride in conclusione –. È comunque bello giocare davanti a mamma e papà, ai familiari». Nella mattinata di domani le ultime qualificazioni, poi si inizierà a fare veramente sul serio.

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