SCI NORDICO

Le speranze elvetiche poggiano sulle spalle di Nadine Fähndrich

Ai Mondiali di Planica, la lucernese nello sprint è l’unica rossocrociata in odore di medaglia. La Norvegia pronta alla solita razzia di titoli

21 febbraio 2023
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I Campionati mondiali di sci nordico iniziano mercoledì a Planica, per la prima volta in Slovenia. La Norvegia parte con i favori del pronostico per dominare, ancora una volta, la scena internazionale con l’ennesima razzia di medaglie, mentre la Svizzera ha di fatto una sola freccia al suo arco, Nadine Fähndrich.

Nello sci di fondo e nel salto, la Svizzera non è altrettanto dominante che nelle discipline alpine. In 42 edizioni dei campionati del mondo, i rossocrociati hanno vinto un totale di 21 medaglie e si collocano al 15° posto nel medagliere.

Negli ultimi anni, il risultato più comune è stato la conquista di una medaglia per edizione. Nessuna nel 2017 a Lahti, ma due nel 2013 in Val di Fiemme (grazie a Dario Cologna), due nel 2009 a Liberec (grazie ai saltatori Andreas Küttel e Simon Ammann) e una nel 2007 a Sapporo (Ammann). Ma prima di allora, per dieci anni Swiss Ski era tornata dai Mondiali di sci nordico senza un solo alloro.

Dopo il ritiro di Dario Cologna, a Planica per la Svizzera non rimane che una sola possibilità concreta di andare a medaglia. Giovedì, Nadine Fähndrich lotterà per il podio nella prova di sprint a stile classico. «Qualsiasi altro risultato diverso da un posto sul podio rappresenterebbe una delusione», aveva affermato due anni fa in occasione dello sprint a squadre, in cui vinse l’argento insieme a Laurien van der Graaff.

La situazione è ora la stessa anche nello sprint individuale. La lucernese occupa il secondo posto di specialità nella classifica di Coppa del mondo, avendo vinto tre dei nove sprint disputati nel corso della stagione. Le sue principali avversarie arriveranno dalla Svezia. Per il resto, con ogni probabilità alla delegazione elvetica non basterà un exploit per sognare una medaglia.

A parte lo sprint femminile, i favoriti di quasi tutte le altre competizioni vestiranno i colori rosso e blu della Norvegia. La selezione maschile domina quasi a piacimento nello sci di fondo, Halvor Egner Granerud sta attualmente facendo man bassa di successi nel salto e la selezione scandinava può aspettarsi una raffica di medaglie anche nella combinata nordica.

Il dominio dei norvegesi non favorisce di certo lo spettacolo e, anzi, è fonte di noia. La situazione è ulteriormente aggravata dall’assenza dell’unica selezione che negli ultimi anni ha rappresentato una vera alternativa allo strapotere norvegese. Guidata dall’eccezionale Alexander Bolschunov, la Russia aveva vinto quattro delle dodici medaglie d’oro ai Giochi olimpici di Pechino 2022, contro le cinque della Norvegia. Ma i russi sono stati esclusi da questi Mondiali a causa dell’invasione dell’Ucraina.

La stella designata di questi Campionati del mondo è il norvegese Johannes Hösflot Klaebo. Negli ultimi quattro grandi eventi, il 26enne di Oslo ha vinto lo sprint e lo sprint a squadre. Ha anche fatto parte della staffetta norvegese vittoriosa ai Mondiali del 2019 e del 2021.

Klaebo non ha mai trionfato in una gara di distanza, che è uno dei suoi principali obiettivi a Planica. Dovesse aggiudicarsi altri tre titoli salirebbe a quota nove e raggiungerebbe nell’albo d’oro la leggenda Björn Dählie. Nel fondo declinato al maschile, solo Petter Northug (13 titoli mondiali) ha saputo far meglio.

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