Malgrado una prova nel complesso convincente, alla Swiss Life Arena i bianconeri di Krupp non riescono a dar seguito alla vittoria di venerdì sul Davos
Dopo la convincente vittoria casalinga contro il Davos, il Lugano scende in pista il giorno dopo alla Swiss Life Arena per affrontare uno Zurigo reduce dalla vittoria al supplementare contro l’Ambrì Piotta. I bianconeri sono chiamati a dare continuità dopo la scossa arrivata dal cambio di allenatore, e la squadra di Krupp scende in pista con una formazione identica a quella vista venerdì contro i grigionesi, con Huska confermato tra i pali e Zohorna piazzato nuovamente in prima linea al fianco di Thürkauf e Marco Müller.
Il primo tempo si apre senza grandi emozioni, con le due squadre che si limitano a coprire il proprio terzo difensivo: in pista regna la confusione, con i giocatori di entrambe le compagini poco concentrati e privi di determinazione. In seguito, inizia una buona fase degli ospiti, con in particolare la linea guidata da Verboon che riesce a creare qualche pericolo dalle parti di Zumbühl. Un brutto disco perso da Thürkauf rischia di costare caro agli uomini di Krupp, ma un ottimo intervento di Zohorna impedisce ad Andrighetto di siglare la prima rete della serata. Il Lugano si porta in vantaggio a tre minuti dalla prima sirena, grazie a un autogol di Rohrer, che devia un appoggio di Alatalo dalla blu.
La frazione centrale vede l’immediato pareggio dei padroni di casa, con Frödén completamente dimenticato nello slot. Una penalità evitabile di Guerra regala la prima superiorità numerica agli uomini di Bayer, ma il boxplay ticinese è abile a neutralizzare i temibili attaccanti zurighesi. Zohorna spreca una buona occasione davanti a Zumbühl, e il punteggio rimane in parità. Arcobello e compagni hanno la prima possibilità di giostrare per due minuti con l’uomo in più sul ghiaccio, senza però riuscire a battere il portiere avversario. Successivamente, è lo Zurigo a mettere maggiore pressione nel terzo difensivo bianconero, ma la difesa ticinese è brava a sventare i pericoli dalle parti di un attento Huska. L’ennesima penalità inutile in zona offensiva, commessa questa volta da Zohorna, concede ai padroni di casa un’altra chance con l’uomo in più sul ghiaccio, che riescono a sfruttare grazie a Malgin. A due minuti dalla seconda sirena, Fazzini ha sul bastone l’occasione per pareggiare il confronto, ma il numero 17 perde il disco per strada.
Il periodo conclusivo inizia con le due squadre che non riescono a creare pericoli dalle parti dei rispettivi portieri. I bianconeri provano in seguito a imbastire qualche azione offensiva, ma gli attaccanti ospiti vengono facilmente arginati da Kukan e compagni. Lo Zurigo si limita a difendere, con gli uomini capitanati da Thürkauf che non riescono a creare occasioni che possano impensierire il portiere di casa. Dopo un clamoroso palo colpito da Dahlström, i padroni di gasa si portano in doppio vantaggio con Frödén, lasciato nuovamente libero di concludere a botta sicura. Marcatura che di fatto chiude la partita, per un Lugano che subisce poi anche una quarta rete a porta vuota.
Zsc Lions - Lugano (0-1 2-0 2-0) 4-1
Reti: 16’46’’ Alatalo (Zohorna) 0-1, 21’13’’ Frödén (Lammikko, Zehnder) 1-1, 36’34’’ Malgin (Grant/esp. Zohorna) 2-1, 55’17’’ Frödén (Lammikko) 3-1, 59’32’’ Weber (a porta vuota) 4-1.
Zsc Lions: Zumbühl; Geering, Kukan; Lehtonen, Kinnunen; Marti, Weber; Trutman; Andrighetto, Malgin, Sigrist; Zehnder, Lammikko, Frödén; Balcers, Grant, Rohrer; Segafredo, Baechler, Baltisberger; Henry.
Lugano: Huska; Mirco Müller, Pulli; Alatalo, Jesper Peltonen; Dahlström, Aebischer; Guerra; Marco Müller, Thürkauf, Zohorna; Carr, Arcobello, Fazzini; Aleksi Peltonen, Canonica, Cormier; Patry, Verboon, Zanetti; Reichle.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Ströbel; Gnemmi, Meusy.
Note: 12'000 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 2 x 2’ contro lo Zurigo; 3 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 28-33 (8-7, 11-9, 8-12). Lugano privo di Hausheer, Meile (soprannumero), Morini, Van Pottelberghe, Joly (infortunati), Sekac (squalificato) e Nyffeler (con i Bellinzona Snakes); Zurigo privo di Hrubec (soprannumero), Riedi (ammalato), Ustinkov, Schwendeler, Graf, Bünzli e Olsson (con i Gck Lions). Al 54'40‘’ palo colpito da Dahlström. Lugano senza portiere dal 59’ 05’’ fino al 59’ 32’’. Premiati a fine partita, quali migliori
in pista, Zumbühl e Dahlström.