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La Svizzera ci prova, invano. È sconfitta tra gli applausi

A Kloten la Nazionale di Fischer battuta di misura dalla Svezia nell'ultima amichevole su suolo elvetico prima dei Mondiali. Di Thürkauf il solo gol

Tim Heed prova a controllare Andres Ambühl davanti al portiere Wallstedt
(Keystone)
2 maggio 2024
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È una Svezia diventata bestia nera tra le bestie nere in questi ultimi anni, l'avversario del terz'ultimo test premondiale – ma l’ultimissimo su suolo Svizzero – per la Nazionale di Patrick Fischer, che in occasione dell'amichevole di Kloten ha subito in testa quale sarà la Paradesturm rossocrociata, e così piazza Calvin Thürkauf a fianco di Nico Hischier e Philipp Kurashev, in una prima linea che profuma di National Hockey League, anche se i più scaramantici tra i tifosi bianconeri faranno gli scongiuri.

La Svizzera comincia la partita subito all’attacco e dopo un minuto si rende già minacciosa, ma Gaëtan Haas non trova il bersaglio. La risposta svedese è affidata al bastone di Joel Eriksson, però Berra agguanta il disco con stile scatenando gli applausi dei 4500 spettatori di una Stimo Arena altrimenti un po‘ tiepidina. Propositivi, gli elvetici appena possono ci provano, a immagine di Ambühl prima e di Thürkauf poi, ma entrambe le conclusioni sono fuori misura. In ogni caso la Svizzera è parecchia attiva, e mette pressione sugli scandinavi, colpendo anche un palo al 14’32’’ con Loffel, il cui tiro viene deviato involontariamente da Herzog davanti all’attonito Wallstedt. Poi, poco dopo, è ancora Thürkauf a provarci, in un primo periodo in cui i rossocrociati offensivamente fanno di più, qualitativamente parlando.

In avvio di periodo centrale i rossocrociati cominciano spingendo ancor più, tanto da arrivare a schiacciare la Svezia (sì, la Svezia) nel proprio terzo, come se si giocasse in situazione di superiorità numerica. Le occasioni migliori arrivano grazie a due conclusioni dei difensori: prima ci prova Geisser e poi Jung, ma nessuno riesce a sporcare la conclusione. Gli scandinavi, invece, si affidano al contropiede, e quello lanciato da Victor Olofsson è fulmineo, ma Reto Berra chiude la porta in faccia alla ventottenne star dei Buffalo Sabres L’occasione più grossa di tutte, però, arriva al nono minuto: gran lancio di Loeffel per Kurashev, che sbuca oltre i difensori, e pur se l’attaccante dei Chicago Blackhawks non trova il modo di battere Wallstedt, spostandosi su di lui il portiere svedese è costretto a lasciare la porta sguarnita, che Nico Hischier riesce incredibilmente a mancare, colpendo soltanto il palo, al 27’49’’, nell’incredulità generale. Col passare del tempo la Svezia si fa più intraprendente, ma gli elvetici non si fanno impressionare, in una partita che resta aperta e avvincente.

Decisi a dare una svolta alla partita, al rientro dal secondo intervallo gli uomini di Sam Hallam provano subito a lanciarsi subito in avanti, invano. La Svizzera, intanto, continua a toccare ferro: dopo Herzog e Hischier stavolta tocca a Thürkauf, la cui conclusione improvvisa meriterebbe senz'altro miglior fortuna, e invece si stampa sulla traversa, al 46'51’‘. Poi, poco dopo, al 47'29’‘ – ed è addirittura la prima volta della partita! – un giocatore delle due squadre finisce in panchina: tocca a Romain Loeffel, punito per un aggancio, e anche in quei due minuti con l'uomo in meno gli elvetici fanno davvero una bella impressione, sotto gli applausi convinti del pubblico zurighese. Che, però, al 51'28’‘, si dispera: Sörensen prova a passare in mezzo a Fora e Haas, ma il ticinese riesce a fermarlo: il problema è che alle sue spalle sbuca Fabian Zetterlund, sul cui tiro Berra nulla può. Il portiere del Friborgo, invece, potrebbe ben altro – eccome – un minutino dopo, sul tiro all'apparenza velleitario di Brodin, che invece s'infila sul primo palo, di competenza del portiere: è il 2-0 svedese al 52'25’‘. Una doccia gelida e assolutamente immeritata per i rossocrociati, che poco dopo infatti accorciano subito: il merito è di Calvin Thürkauf, bravissimo a lasciare sul posto Nemeth sulla blu avversaria, prima di lasciare partire una precisa conclusione che s'infila a fil di palo, al 55'02’‘. A quel punto la Svizzera ci crede, e a meno di due minuti dalla fine ‘Fischi’ toglie Berra per provare il tutto per tutto a 6 contro 5, invano però.

Svizzera - Svezia (0-0 0-0 1-2) 1-2
Reti: 51'28’‘ Zetterlund (Sörensen) 0-1. 52'25’‘ Brodin (Friberg) 0-2. 55'02’‘ Thürkauf 1-2.
Svizzera: Berra; Siegenthaler, Loeffel; Aebischer, Fora; Jung, Egli; Geisser, Baragano; Kurashev, Hischier, Thürkauf; Ambühl, Haas, Moy; Herzog, Senteler, Simion; Scherwey, Richard, Bertschy; Künzle.
Svezia: Wallstedt; Fantenberg, Heed; Nemeth, Bengtsson; Brodin, Sellgren; Berglund; Nygard, Johansson, Friberg; Olofsson, Eriksson, Holtz; Unger Sörum, Ehn, Lekkermäki; Sörensen, Lundström, Zetterlund; Vejdemo.
Arbitri: Frano (Cec), Vikman (Fin); Fuchs (S), Cattaneo (S).
Note: 4'537 spettatori. Penalità: 1 x 2’ contro la Svizzera; nessuna (!) contro la Svezia. Tiri in porta: 30-27 (9-9, 15-12, 6-6). Svizzera senza Schmid, Kreis, Kessler, Bader e Lehmann (in soprannumero). Pali: 14'32‘’ Herzog, 27'49‘’ Hischier. Al 59'32’‘ timeout chiesto dalla Svizzera, che gioca senza portire dal 58'14’' fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Romain Loeffel e Unger Sörum.

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