HOCKEY

È il momento di Quenneville. ‘Guardatemi, sono pronto’

Il centro canadese, neoacquisto bianconero, non vede l’ora di giocare. ‘Naturalmente mi manca il ritmo partita, ma la forma c’è’

‘Mirco Müller è un ragazzo fantastico, siamo amici dai tempi dei Devils’
(Ti-Press/Bianchi)
14 dicembre 2023
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Lugano non era l’unica opzione, infatti John Quenneville aveva un paio di altre offerte che tuttavia nel frattempo ha deciso di rifiutare. Quando però Hnat Domenichelli ha messo sul tavolo la sua proposta, dopo che il Lugano s’è trovato nel giro di un paio di giorni a far senza Daniel Carr e Markus Granlund, il ventisettenne centro dell’Alberta non ha avuto esitazioni. «Ero eccitato all’idea di tornare da voi – dice il nativo di Edmonton, che nella stagione 2021-2022 aveva giocato 48 partite (38 punti) con la maglia degli Zsc Lions –. Ho un ottimo ricordo dell’esperienza vissuta a Zurigo, il vostro campionato mi piace molto, Lugano è un ottimo posto in cui vivere, del resto avevo già visitato la città con mia moglie ai tempi di Zurigo, e questo è un club ricco di storia: insomma, è stata una scelta davvero facile per me».

Dopo la stagione scorsa scissa in due tra l’esperienza in Svezia con il Leksand e quella in American Hockey League con i Belleville Senators, Quenneville aveva però esitato a lungo prima di decidere sul da farsi. «La situazione per me è cambiata, siccome nel frattempo sono diventato padre e volevo valutare bene le prospettive: la scelta ora deve essere la migliore possibile non più solo per me, ma per tutta la mia famiglia. L’esperienza in Svezia mi era piaciuta davvero, anche sul piano hockeistico, ma poi la situazione è cambiata, visto che stava per nascere il mio primo figlio: tuttavia il Leksand mi ha dato l’opportunità di tornare in Canada dalla famiglia, e così ho chiuso la stagione in Ahl».

Rimasto a quel punto senza contratto, dopo tutti questi mesi a secco di partite ciò che si chiedono un po’ tutti è quale sia il suo stato di forma attuale, e a quella domanda Quenneville risponde così: «Beh, guardatemi – dice, deciso –. Battute a parte, negli ultimi tre o quattro mesi sono sceso sul ghiaccio praticamente tutti i giorni, allenandomi con una squadra professionistica in Canada. No, non sono semplicemente sceso in cantina a prendere l’equipaggiamento per venire qua: è chiaro, mi manca il ritmo partita, e posso dire che i primi due allenamenti a Lugano sono stati molto intensi, ma hockeisticamente mi sento in forma, e sono pronto a partire».

Quanto al suo primo approccio, è stato indubbiamente facilitato dal fatto che nello spogliatoio bianconero c’è una sua vecchia conoscenza, il difensore Mirco Müller. «È davvero un ragazzo fantastico – conclude –. Eravamo molto amici ai tempi in cui abbiamo giocato assieme nei New Jersey Devils (tra il 2017 e il 2019, ndr). Appena siamo arrivati qui, l’ho incontrato assieme a mia moglie e mia figlia e lui ci ha dato una mano a sistemarci». D.N./C.S.

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