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‘Vogliamo mettere il Lugano sotto pressione’

Quello di domani sarà il quarantesimo derby di Dario Bürgler, in linea con Dauphin e Lilja. ‘È sempre bello giocare con quell’atmosfera’

Un gol e un assist finora per il 36enne
(Ti-press/Crinari)
28 settembre 2023
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Alla Gottardo Arena l’ambiente alla vigilia del primo derby stagionale è sereno, giocatori e staff tecnico sfruttano le pause dell’allenamento per sorridere o fare qualche scherzetto. Durante gli esercizi si lavora però seriamente e alla fine i più giovani rimangono sul ghiaccio a lavorare ancora un po’. Degli ultimi sedici derby i biancoblù ne hanno infatti vinti solo due e c’è dunque sete di rivincita.

A questo proposito al termine dell’incontro con il Losanna il pubblico ha mandato un messaggio chiaro: “vogliamo vincere il derby”. «Se lo sentivano hanno fatto bene a mandarci questo messaggio, ma non era necessario – sottolinea Dario Bürgler –, anche noi vogliamo andare a vincere a Lugano».

Ma questo lo consideri il primo o il secondo derby stagionale? «È il primo nel quale ci sono tre punti in palio, ma siamo contenti di averne già giocato uno nella preseason».

In un derby una partenza a rilento è forse anche più difficile da digerire, ma con il vostro forecheck potrete mettere in difficoltà la difesa bianconera: «Credo anch’io che servirebbe iniziare la partita bene, ma siamo abbastanza maturi da sapere che si deve cercare comunque un modo per rimanere o tornare in partita. Cercheremo di andare a mettere pressione quando potremo, ma sarà anche importante trovare l’equilibrio tra aggredire e aspettare, soprattutto in vicinanza di un cambio, per ora lo stiamo facendo bene».

Chi avrà maggiore pressione? «Non è una cosa a cui penso, è più un argomento di discussione per voi giornalisti. Mi concentro su ciò che posso controllare, cioè il lavoro da fare per prepararci alla partita».

‘Sarebbe bello iniziare sul 2-0…’

Ciò detto, il vostro ruolino di marcia in trasferta è migliore rispetto a quello del Lugano in casa e in generale siete voi a poter sfruttare l’onda dell’entusiasmo, grazie alle quattro vittorie ottenute finora… «Sarebbe bello se grazie a questa statistica potessimo partire avanti 2-0, ma purtroppo non è possibile. Ogni volta dobbiamo entrare in pista dimenticando quanto accaduto nei giorni precedenti e senza immaginare cosa accadrà in quelli successivi, per fare tutto il possibile e speriamo di uscire con i tre punti in tasca».

Questo sarà il tuo quarantesimo derby (e il 250esimo in assoluto, il 127esimo a Lugano), dall’alto della tua esperienza lo si vive diversamente su un fronte e sull’altro? «Non credo, non posso parlare in generale per tutte le persone dei due club, ma dal mio punto di vista sono sempre contento di prendere parte a un incontro con una tale atmosfera. Bisogna trovare l’equilibrio in testa tra il volere fare tutto e rimanere tranquilli».

Nelle linee provate nell’allenamento di ieri (giovedì) ti sei trovato con Laurent Dauphin e Jakob Lilja, che effetto fa avere dei nuovi compagni? «È vero che negli ultimi anni ho giocato spesso con Johnny Kneubuehler e André Heim e creare una buona chimica è utile, ma alla fine il tipo di gioco è uno solo per tutta la squadra ed è la chimica di tutto il gruppo a essere veramente importante».

Attacco rimescolato

Anche le altre prime tre linee d’attacco sono state modificate, con Michael Spacek che giocherà al centro di Inti Pestoni e Kneubuehler e Manix Landry con Nando Eggenberger e Yanick Brüschweiler. Inseparabili invece Diego Kostner, Daniele Grassi e Floran Douay, così come le coppie difensive, con Kilian Zündel affiancato a Tobias Fohrler (mentre Isacco Dotti ha fatto soltanto una comparsata sul ghiaccio a inizio sessione). Da vedere quindi se il difensore austriaco verrà schierato o se uno tra Tommaso De Luca e Valentin Hofer fungerà da tredicesimo attaccante. Impossibile invece capire quale sarà il portiere titolare.

Quanto a Dominic Zwerger, allenatosi con De Luca e Hofer, il suo rientro non pare ancora imminente «quando sarà pronto giocherà», annuncia cripticamente l’assistente allenatore Eric Landry.

A proposito dei cambiamenti nella formazione, anche a partita in corso, il québécois spiega: «I cambiamenti avvengono quando la partita non sta andando nella direzione voluta e finora i giocatori hanno sempre reagito bene e quindi hanno funzionato. Ciò però non significa che vogliamo cambiare qualcosa ogni volta. Ma la capacità di adeguarsi è importante nell’hockey».

Quali sono le sensazioni della vigilia? «Siamo tutti eccitati per questo derby, come ogni volta, sono partite sempre divertenti da giocare, ma non ho visto un nervosismo particolare da parte dei giocatori. Penso che entrambe le squadre guardino sempre al prossimo impegno e ciò che è stato è stato. Il mio ricordo dei derby da giocatore è legato a una vittoria alla Valascia particolarmente bella, con dei tifosi spettacolari».

Anche da allenatore Landry ha seguito numerosi derby… «Negli scorsi anni quando allenavo i Ticino Rockets, cercavo sempre di guardarli, ma mi concentravo sui giocatori che ruotavano attorno ai Rockets e quindi tifavo un po’ per una squadra e un po’ per l’altra».

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