Hockey

Lugano, a Zugo la reazione c'è, i tre punti invece no

Dopo la lezione subita domenica dallo Zurigo, i bianconeri di Gianinazzi rialzano la testa alla BossardArena, ma un secondo tempo da urlo non basta

Si lotta per il disco davanti a Schlegel
(Keystone)
26 settembre 2023
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Il Lugano ritrova smalto e fiducia ma non i tre punti. In un martedì in cui Gianinazzi butta all’aria tutte le linee dopo la dura lezione di domenica sera contro uno Zurigo davvero impressionante, anche tenendo conto del ritorno nel lineup di Daniel Carr (finito in prima con Cormier e Thürkauf) grazie alla scelta di puntare su Schlegel anziché Koskinen. In avvio di partita, però, sono ancora una volta palesi le difficoltà in fase di costruzione nel proprio terzo, con tocchi troppo complicati che mettono in difficoltà chi li deve ricevere, e al primo affondo lo Zugo colpisce, con un tocco ravvicinato su cui Schlegel nulla può. Fortuna che il Lugano ha il terzo miglior powerplay della Lega, ne dà dimostrazione al settimo minuto: gli bastano infatti diciassette secondi per tornare in partita, con Joly che trova il modo di disfarsi dalla marcatura di Leuenberger e fa secco Genoni con un tiro forse non poi così angolato ma di rapidissima esecuzione. Per il ventottenne del Québec, alla sua terza partita con i bianconeri, è il primo centro in National League. Gol a parte, il fulmine di Gatineau è una vera e propria spina nel fianco dello Zugo, in una partita che improvvisamente sembra essersi capovolta, e i ticinesi improvvisamente sembrano diventati padroni del disco,

D’altro canto, però, la creatività bianconera se le cose vanno come devono sa qualche perla, come il bellissimo fraseggio tra Carr e Verboon, che per poco non si crea una ghiottissima opportunità per il raddoppio, al dodicesimo. E invece, dal nulla, al 15’45’’ arriva il 2-1 dello Zugo, con Senteler che si fa scudo con il corpo di Andersson, e Schlegel è battuto senza neppure accorgersene.

La partita però è apertissima, con il Lugano che nella prima metà del periodo centrale mostra senz’altro le cose migliori, sfiorando un paio di volte il meritato pareggio. In particolare nei due minuti con l’uomo in più per una trattenuta fischiata ad Hansson, ma Carr non trova l’impatto davanti alla porta vuota, dopo intelligente assist di Fazzini via la balaustra di fondo. Ma è solo una delle molte azioni pericolose dei bianconeri, che colpiscono due pali con Arcobello (al 22’15’’) e Fazzini (29’55’’) e vanno poi vicini al gol anche con LaLeggia, Granlund, il solito Joly e ancora Carr, durante una seconda penalità inflitta ad Hansson gestita davvero bene dai ticinesi. Che al 36’22’’ trovano il meritatissimo gol del pareggio, con un missile di LaLeggia, ancora in powerplay, per un Lugano che ha potuto beneficiare anche di 45’’ secondi a 5 contro 3. Poi, nel finale di tempo bigsave di Schlegel, che chiude la porta in faccia al lanciatissimo Grégory Hofmann.

In avvio di terzo periodo, però, gli uomini di Tangnes ritrovano la via della rete, con Martschini liberato da Kovar dopo un tocco avventato dell'altrimenti ispiratissimo Joly: il 3-2 al 43'02‘’ è una doccia fredda per i bianconeri, che però con il passare del tempo si rimettono a premere. Le idee non mancano, così come le energie, ma Genoni e lo Zugo riescono a difendere. Così, a tre minuti e quindici dalla fine Gianinazzi decide di giocare il tutto per tutto, togliendo Schlegel con largo anticipo. Invece del pareggio, però, arriva il definitivo 4-2 di Wingerli a porta vuota, al 58'47‘’, anche se quell'azione sembra viziata in precedenza da un tocco fuori pista. A nulla servono le proteste dei ticinesi: anzi Fazzini viene rispedito in anticipo sotto la doccia per comportamento antisportivo.

Zugo - Lugano (2-1 0-1 2-0) 4-2
Reti: 2’36’’ Allenspach (Geisser, Stadler) 1-0. 6’00’’ Joly (Ruotsalainen/esp. Biasca) 1-1. 15’45’’ Leuenberger (Senteler) 2-1. 36’22’’ LaLeggia (Arcobello/esp. Leuenberger) 2-2. 43’02’’ Martschini (Kovar) 3-2. 58’47’’ Wingerli (a porta vuota) 4-2.
Zugo: Genoni; Riva, Bengtsson; Leon Muggli, Hansson; Geisser, Stadler; Schlumpf; Hofmann, Kovar, Martschini; Herzog, Michaelis, O’Neill; Wingerli, Senteler, Simion; Biasca, Leuenberger, Allenspacher; Robin.
Lugano: Schlegel; Mirco Müller, LaLeggia; Alatalo, Peltonen; Guerra, Andersson; Hausheer; Carr, Thürkauf, Verboon; Cormier, Arcobello, Joly; Granlund, Ruotsalainen, Marco Müller; Morini, Canonica, Fazzini; Walker.
Arbitri: Wiegand, Ströbel; Steenstra (Can), Gnemmi
Note: 6‘855 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro lo Zugo; 4 x 2’ + 1 x 10’ (Fazzini) e penalità di partita (Fazzini, al 58’47’’) contro il Lugano. Tiri in porta: 23-33 (11-3, 4-19, 8-11). Zugo senza Gross (infortunato), Tim Muggli (in soprannumero), Vogel e Nussbaumer (in prestito allo Chaux-de-Fonds); Lugano privo di Wolf (infortunato), Koskinen, Zanetti, Gerber, Cjunskis, Snellman e Patry (tutti in soprannumero). Pali: 22’15’’ Arcobello, 29’55’’ Fazzini. Al 56’45’’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere fino al 58'47‘’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Leonardo Genoni e Michael Joly.

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