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Ripartenza regionale ma con ambizioni

La rinascita dell’Hc Ladies Lugano spiegata da Flavia Petrimpol, che dopo un anno di ‘pausa’ riprende il testimone di Ceo delle discatrici bianconere

In sintesi:
  • Poche settimane dopo l'annuncio della scomparsa della squadra, le Ladies tornano sul ghiaccio
  • I programmi del nuovo gruppo di lavoro nelle parole di Flavia Petrimpol, che riassume il ruolo di Ceo
19 maggio 2023
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Un po’ come l’Araba Fenice, anche le Ladies bianconere sono risorte dalle proprie ceneri. Un paio di mesi dopo l’annuncio per certi versi inaspettato della decisione di sciogliere la squadra, la settimana scorsa è infatti arrivato, pure questo per certi versi inaspettato, il contrordine: al via del massimo campionato femminile 2023/24 ci saranno anche loro. E, visto che siamo in tema di ritorni, nell’organizzazione del club, che almeno per ora parteciperà alle competizioni con lo stesso nome – Hc Ladies Lugano – torna anche Flavia Petrimpol, già Ceo delle bianconere fino al termine della stagione 2021/22 e pronta a riprendere la medesima funzione in seno al club.

È proprio quest’ultima che ci spiega i motivi di questa doppia rentrée. «Il ‘progetto Ladies’ mi è sempre stato a cuore, d’altro canto se al termine della stagione 2021/22 avevo rassegnato le mie dimissioni da Ceo non è certo stato per disamore verso la squadra, ma perché in caldo c’erano altri progetti (un posto in seno al Consiglio d’amministrazione della Federazione svizzera di hockey, eventualità poi non concretizzatasi, almeno per ora, ndr). Così, quando ho appreso – non senza sorpresa – dell’intenzione di sciogliere i ranghi al termine del campionato 2022/23, mi sono data da fare: contro quella fine ingloriosa andava e va fatto qualcosa. Sarebbe stato davvero un peccato dire addio a un progetto che ha pur sempre scritto diverse pagine della storia dell’hockey femminile svizzero, fin dalla sua prima creazione, datata 1990. Prova ne è che in poco più di trent’anni di storia, passati da una gestione all’altra (prima sotto la presidenza di Vicky Mantegazza e poi sotto quella di Sidney Piaget), sul ghiaccio la squadra si è conquistata la bellezza di otto titoli nazionali».

Sarà una ripartenza con quali premesse, in fatto di collaborazione con l’Hc Lugano? «In generale, la tendenza di tutti i principali club maschili è quella di dotarsi di una compagine femminile. Lo ha fatto il Berna acquistando il Bomo Thun, come pure il Davos con le Indian Ladies, mentre l’Ambrì Piotta, per restare in Ticino, una sua squadra già ce l’ha, e ha pure previsto di rivedere al rialzo il suo budget per la stagione entrante. In un contesto così, sarebbe stato un grosso rammarico far sparire dal panorama nazionale le Ladies, e dunque la squadra di Lugano. Sarebbe anche stata una sorta di retromarcia per certi versi assurda. Rilanciando il progetto Ladies, abbiamo anche voluto scongiurare l’eventualità, tutt’altro che remota, che la nostra licenza per il massimo campionato venisse rilevata da altri club d’oltre San Gottardo: avanti si era ad esempio fatto lo Zugo, la cui compagine femminile può contare su un budget decisamente alto se paragonato a quello di gran parte delle squadre che disputeranno la neonata PostFinance Women’s League la prossima stagione, e che malgrado ciò a settembre dovrà disputare il campionato cadetto. Le intenzioni della nuova proprietà che ha ripreso in mano le Ladies – che per questa nuova partenza metterà a disposizione un budget superiore alle passate stagioni per garantire la competitività della squadra – sono quelle di intavolare una nuova e più costruttiva collaborazione con l’Hc Lugano. Anche perché vogliamo focalizzare il progetto Ladies sulla regione, cercando di coinvolgere tutte le ragazze che giocano a hockey (e sono parecchie quelle che fanno parte del vivaio dell’Hc Lugano), offrendo loro uno sbocco una volta raggiunta l’età limite per giocare in squadre miste. Parallelamente, considerando pure che da quest’anno il massimo campionato femminile dovrebbe diventare un tantino più competitivo oltre che attrattivo, cercheremo di negoziare una migliore gestione degli spazi della Cornèr Arena, ghiaccio compreso».

Quella di attingere anche dal vivaio dell’Hc Lugano, a ben guardare, è anche una necessità, visto che tra la ‘morte’ e la rinascita sportiva delle Ladies sono passate diverse settimane e che dunque molte giocatrici hanno nel frattempo già trovato altre sistemazioni...

«Sì, è un po’ una corsa contro il tempo visto che a inizio agosto inizieremo ufficialmente a preparare la nuova stagione e che ci attende un campionato che quest’anno vedrà in lizza otto compagini, e pertanto si preannuncia più impegnativo rispetto al passato. Con la neonata PostFinance Women’s League è come se stessimo entrando in una nuova era, e iniziarla senza le Ladies sarebbe stato un grosso dispiacere, considerando i risultati ottenuti da questo drappello di ragazze. Avessimo agito prima, forse saremmo riusciti a tenere qualche altra giocatrice: alcune siamo riuscite a ‘riacchiapparle’ in tempo, altre si erano invece già accordate con una nuova squadra. Ad ogni modo conto di completare il roster entro fine maggio, e in ogni caso entro la fine di giugno». Alla transenna chi ci sarà? «Proprio in questi giorni sto incontrando il potenziale allenatore e colui che farà da assistente sulla panchina delle Ladies: appena ci sarà la firma, comunicheremo i loro nomi».

E Flavia Petrimpol che ruolo avrà? «Io sarò il direttore operativo della squadra, a cui spetterà il compito di coordinare la gestione amministrativa e sportiva della società».

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