Hockey

Al Servette la guerra dei nervi: primo titolo a Ginevra

Alle Vernets l'atto numero 7 della finale si apre con il Vatanen show, che mette le ali alle Aquile. Mentre il Bienne stavolta non ha i mezzi per reagire

In sintesi:
  • Dopo tre finali perse, le Aquile spiccano il volo: finisce 4-1
  • Ci vogliono 118 anni, ma alla fine i granata sono campioni
Lo show di Vatanen a inizio partita mette le ali al Servette
(Keystone)
27 aprile 2023
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Si preannunciava un giovedì di passione intenso fino alla fine. Invece il Servette non trema, e manda al tappeto il Bienne, battendolo nella guerra dei nervi. Così, per la prima volta nella storia, e con pieno merito, il Ginevra vince il titolo nazionale. È questo l'epilogo del settimo atto della finale di campionato sul ghiaccio delle Vernets, aperto dal giallo Damien Brunner: costretto a gettare la spugna in gara 6 a causa di problemi dorsali, sembrerebbe in grado di farcela dopo un nuovo pellegrinaggio terapeutico in Ticino, ma anche stavolta il numero 96 del Bienne non è in grado di tenere il proprio posto, rimpiazzato all'ultimo da Ramon Tanner (pur se in linea con Cunti e Künzle si piazzerà poi Luca Hischier) dopo essere stato costretto a lasciare il warmup a metà.

Stavolta nessun inizio a tambur battente, a dimostrazione di quanto le due squadre siano coscienti dell'importanza dell'avvio. Finché, al quarto minuto, comincia il Sami Vatanen show: il finlandese si lancia in un assolo a dir poco incredibile, e dopo aver divorato tutta la pista – lui che in questa finale sta giocando con un ginocchio malconcio – e aver sorpreso tutti e cinque i suoi avversari, mette il disco sotto la traversa, dove Säteri non può arrivare. Per il Servette miglior inizio non potrebbe esserci, tanto più che poco dopo un colpo di bastone del tutto inutile di Mike Künzle costringe i giallorossi a restare in pista in quattro. E quei quattro diventano tre, dopo che nella medesima inferiorità numerica Schneeberger si fa buttar fuori a sua volta: per 49" le Aquile giocano in doppia superiorità numerica, ed è lo stesso Vatanen a segnare il raddoppio, al 7'27". A quel punto il Bienne pare un pugile suonato. Ci vogliono una decina di minuti prima di vedere gli uomini di Törmanen arrivare minacciosi davanti a Robert Mayer, ma Hofer prima e Schläpfer poi non riescono a pungere. Quindi ci provano Lööv e Haas, con quest'ultimo che va poi a incitare la curva. E a quel punto è il Bienne a farsi preferire, ma fino alla pausa il risultato non cambierà più.

Naturalmente, visto l'esito del primo tempo, in avvio di periodo centrale sono subito i bernesi a provare a spingere, ma gli uomini di Jan Cadieux non concedono nulla, specialmente davanti a Robert Mayer. E non appena ne hanno la possibilità tornano a colpire, sfruttando un puck perso da Hofer, a cui si aggiunge un errore in fase di cambio che spiana la strada al contrattacco ginevrino, con Winnik la cui conclusione di prima intenzione colpisce in pieno il bersaglio: tredici tiri in porta, tre gol. Per vedere un primo segnale di vita degli ospiti bisogna aspettare la mezz'ora, e stavolta l'errore lo fanno i ginevrini, con un puck gestito male da Richard nel proprio terzo: il controllo di Gäetan Haas è comunque notevole, e il tiro al volo del numero 92 è praticamente imparabile per Mayer. Per la prima volta i padroni di casa sembrano essere davvero sotto pressione. Soprattutto perché un paio di minuti dopo è il Bienne ad avere l'opportunità di giocare con l'uomo in più, ma il boxplay delle Aquile è nuovamente infaticabile, e il Bienne fatica anche solo a imporre il suo gioco. Una nuova, gratuita penalità di un Künzle sovraeccitato offre un nuovo powerplay al Servette, e nell'occasione gli ospiti sono a dir poco fortunati, perché la gran botta di Hartikainen a 1'50" dalla seconda pausa si stampa sulla traversa.

Il Ginevra fa il suo, senza nemmeno dover essere scintillante: è messo così bene in pista da avere il pieno controllo della situazione. Antti Törmanen dopo un paio di minuti nel terzo tempo prova a cambiare qualcosa nel lineup, ma l'occasione migliore per gli ospiti, al 47', arriva grazie a uno sgambetto di Karrer ai danni di Haas, penalità di nuovo abilmente neutralizzata dai granata. I quali aspettano con calma la prima occasione, che si presenta a nove minuti dal termine, quando un nuovo disco perso dai Seeländer spiana la strada al 4-1 di Hartikainen, che chiude definitivamente i conti.

Ginevra Servette - Bienne (2-0 1-1 1-0) 4-1
Reti:
3’54’’ Vatanen 1-0. 7’27’’ Vatanen (Tömmernes, Filppula/esp. Künzle e Schneeberger) 2-0. 23’32’’ Winnik (Praplan) 3-0. 30’47’’ Haas 3-1. 50’50’’ Hartikainen 4-1.
Ginevra Servette: Mayer; Tömmernes, Karrer; Maurer, Vatanen; Le Coultre, Jacquemet; Völlmin; Winnik, Filppula, Miranda; Rod, Richard, Smirnovs; Omark, Jooris, Hartikainen; Bertaggia, Pouliot, Praplan; Antonietti.
Bienne: Säteri; Lööv, Rathgeb; Grossmann, Yakovenko; Forster, Schneeberg; Delémont; Rajala, Sallinen, Hischier; Künzle, Cunti, Tanner; Olofsson, Haas, Hofer; Schläpfer, Froidevaux, Kessler; Stampfli.
Arbitri: Lemelin (Usa), Stricker; Cattaneo, Obwegeser.
Note: 7‘135 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 3 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 17-26 (8-9, 8-7, 1-10). Ginevra senza Berthon (infortunato), Chanton, Auvitu, Eigenmann, Cavalleri, Smons (tutti insoprannumero); Bienne privo di Brunner (infortunato), Bärtschi, Rytz, Reinhard, Sheahan, Christen. Bienne senza portiere dal 57’45’’ al 58’50’’.

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