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Il Lugano risorge, arrembante e vittorioso

Nella sera del debutto di Klok i bianconeri rimontano clamorosamente a Ginevra. Morini: ‘I leader sono stati fondamentali’

Debutto incoraggiante per Lukas Klok
14 gennaio 2023
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Prima venti minuti di nulla assoluto, poi improvvisamente il Lugano si sveglia e mostra tutto quel potenziale rimasto finora mai veramente espresso, ma che (quasi) tutti avevano attribuito a questa squadra fin da inizio stagione. Il Ginevra che nel primo tempo aveva fatto il bello e il cattivo tempo chiudendo avanti per 3-0, non ci capisce più nulla e negli ultimi 40’ subisce un parziale di 7-1. Merito di un Lugano che finalmente ci mette la personalità, tanto ritmo (proprio quello che il Servette non ha mai veramente portato) e intelligenza in quasi tutte le giocate. Sicché la vittoria bianconera è, al tirar delle somme, ampiamente meritata.

A fare la differenza sono in particolare due stranieri, Brett Connolly e Mark Arcobello. Il canadese ha segnato un gol, il 3-1, che ha dato vita ai ticinesi, ma ha soprattutto ispirato i compagni e firmato quattro assist, tutti fondamentali. Lo statunitense si è invece riscoperto finalizzatore implacabile, realizzando una pesantissima tripletta. Suoi infatti il gol del primo sorpasso, il 4-3, poi il 6-4 che ha rintuzzato il tentativo di rimonta ginevrina e poi il conclusivo 7-4 a porta vuota. Sull’altro fronte sono invece rimasti lungamente anonimi in particolare Filppula e Tömmernes. E a proposito di stranieri, in casa Lugano ha debuttato il ventisettenne ceco Lukas Klok, ingaggiato in mattinata. Il difensore ex Rögle è stato subito gettato nella mischia – anche a causa della malattia di Andersson e dell’infortunio di Josephs – e ha reagito con una prova sicuramente in linea con le attese, mettendo in mostra un buon primo passaggio e un fisico imponente.

Arcobello e Connolly i trascinatori

Koskinen è invece rimasto sorpreso da uno strano rimbalzo della balaustra che ha generato l’1-0 di Richard al 4’, ma ha poi fornito la consueta sicurezza alla difesa. Eppure nel primo tempo ciò non è servito, considerando che Hartikainen raddoppia al 7’ e Berthon arrotonda meritatamente al 17’. Ma subito nel secondo tempo si capisce che quello è tutto un altro Lugano e Connolly, Carr (in doppia superiorità numerica), Thürkauf e Arcobello ribaltano il risultato tra il 21’ e il 32’. Nel terzo tempo il Lugano gestisce poi con maturità la situazione, allungando con Marco Müller al 47’, senza lasciarsi destabilizzare nemmeno dal punto della speranza granata di Winnik esattamente a metà tempo. Perché, come detto, a quel punto è Arcobello a prendere in mano la situazione, finalizzando dapprima un contropiede al 53’ e poi infilando la gabbia sguarnita al 59’ per il 7-4 finale.

Giovanni Morini si presenta dunque ai microfoni della Rsi decisamente sollevato: «È stata una reazione incredibile da parte di tutta la squadra, dopo i primi venti minuti in cui il loro vantaggio era meritato. Poi siamo finalmente riusciti a giocare come vogliamo, ovvero con semplicità e intensità, i nostri leader hanno fatto un grande lavoro e anche il powerplay è stato fondamentale. Questa vittoria è la dimostrazione che il potenziale c’è e che sta a noi metterlo in pratica, cosa che finora non avevamo fatto spesso. Questo dev’essere un nuovo inizio».

Un inizio che va appunto ribadito domani contro il Davos, reduce da un cambio allenatore e che anche per questo motivo è sicuramente da tenere molto d’occhio, possibilmente cercando di migliorare l’entrata in materia, che non va sottovalutata, ma continuando a produrre offensivamente come fatto alle Vernets. V.B.

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