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Il Lugano patisce anche l’Ajoie

A Porrentruy arrivano una sconfitta meritata e la disillusione dopo il bel successo con lo Zugo, al termine di una prova povera di idee e ricca di errori

I bianconeri non sono praticamente mai parsi in grado di poter imporsi
22 ottobre 2022
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Probabilmente in questo periodo per il Lugano gli scontri diretti sono uno scoglio troppo ostico a livello mentale per permettere ad Arcobello e compagni di esprimersi nella stessa maniera vista contro lo Zugo, avvicinandosi in più frangenti ai bassifondi toccati in quel di Langnau. Si spiega forse anche così la sconfitta patita a Porrentruy, contro un Ajoie reduce da sette sconfitte consecutive. E vista la forma raggiunta dal Rapperswil questa è forse la migliore notizia in vista dell’incontro di stasera. D’altro canto il passo indietro rispetto alla partita contro lo Zugo, in particolare nell’intensità messa sul ghiaccio, può risultare piuttosto sconfortante.

La scarsa condizione mentale di questo Lugano (in cui debutta Gregory Bedolla al posto dell’infortunato Herburger) si vede dopo il vantaggio di Brennan (tiro dall’angolo dopo una ripartenza nata da uno scontro tra Sciaroni e Riva), quando i bianconeri negli ultimi tre minuti di primo tempo concedono due occasioni a Sciaroni e il raddoppio a un liberissimo Bozon a meno di un secondo dalla sirena. In precedenza era invece stato il Lugano ad avere le migliori occasioni, un tiro di Arcobello parato da Ciaccio e uno di Marco Müller sulla traversa.

La pausa rigenera i ticinesi, che a inizio periodo centrale schiacciano l’Ajoie nel suo terzo, senza tuttavia ricavare un granché. Anzi, Koskinen deve metterci del suo su Gauthier e Hazen, quando i padroni di casa alzano il ritmo. Mentre sull’altro fronte il solo Granlund è capace di mettere in difficoltà Ciaccio.

Volume di gioco insufficiente

Nel terzo tempo la compagine di Gianinazzi riesce a mettere più aggressività nel suo gioco e viene ricompensata dal gol di Riva al 46’. Tuttavia nessuno riesce più a superare l’estremo difensore avversario, così a quattro minuti dal termine Asselin può chiudere i conti su rigore, mentre un altro fallo da rigore, ma con Koskinen in panchina, si tramuta nel 4-1 "tecnico" di Hazen, che è il risultato finale dell’incontro. Anche nel terzo tempo infatti i bianconeri hanno fatto fatica a creare grandi occasioni da rete (le migliori le hanno avute Granlund e Fazzini), infatti anche la statistica dei tiri parla chiaro, con un 40-28 in favore dei giurassiani e soltanto il solito e solido Mikko Koskinen (non a caso premiato quale migliore dei suoi) ha impedito al punteggio di lievitare ulteriormente.

Dimenticare la classifica

I gialloneri dunque sorpassano gli avversari di giornata in classifica. Tuttavia in questo momento sulle rive del Ceresio la classifica è l’ultima cosa da guardare, ciò che conta davvero è trovare quella costanza, di rendimento prima che di risultati, che permetta alla squadra di compiere un passo in avanti alla volta. Solo in questo modo si potranno ottenere vittorie più frequentemente e scalare posizioni in classifica. Per fare tutto ciò sarà però necessario trovare qualcuno che sostenga la manciata di giocatori che provano a indicare la via offensivamente, che per ora si limitano a essere Granlund (comunque uscito con un pesante -3), Bennett (lo straniero pensato per i Ticino Rockets e che attualmente è il top scorer bianconero) e Marco Müller. Troppi anche gli errori in fase difensiva, con i vari Kaski, Guerra o Wolf, regolarmente in ambasce. V.B.

Ajoie - Lugano (2-0 0-0 2-1) 4-1
Reti: 16’57" Brennan (Fey, Kohler) 1-0, 19’59" Bozon (Sciaroni, Hauert) 2-0, 46’02" Riva (Arcobello, Granlund) 2-1, 56’00" Asselin (rigore) 3-1, 59’23" Hazen (rete automatica) 4-1.
Ajoie: Ciaccio; Leduc, Pilet; Thiry, Brennan; Fey, Hauert; Rouiller; Hazen, Devos, Romanenghi; Asselin, Gauthier, Bozon; Sciaroni, Frossard, Vouillamoz; Arnold, Macquat, Schmutz; Kohler.
Lugano: Koskinen; Alatalo, Mirco Müller; Kaski, Riva; Bernd Wolf, Guerra; Ugazzi; Marco Müller, Arcobello, Granlund; Connolly, Bennett, Gerber; Fazzini, Thürkauf, Morini; Zanetti, Vedova, Stoffel; Bedolla.
Arbitri: Lemelin (Usa), Ruprecht; Dominik Schlegel, Urfer.
Note: 4162 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro l’Ajoie; 7 x 2’ + 1 rigore (56’00" Arcobello) contro il Lugano. Tiri in porta: 40-28 (13-8, 13-9, 14-11). Ajoie senza Pouilly, Birbaum, Bakos (in soprannumero), Derungs, Garessus, Huber (infortunati); Lugano privo di Carr, Walker, Herburger, Josephs, Andersson, Patry (infortunati), Werder (squalificato), Fatton, Fadani, Villa, Näser, Cortiana (Rockets). Al 14’45" traversa di Marco Müller. Timeout Lugano al 58’41". Lugano senza portiere dal 58’29" al 59’23". Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Damiano Ciaccio e Mikko Koskinen.

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