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È tempo di derby, anche fra le donne

Domenica alla Gottardo Arena il primo storico incontro tra Hcap Girls e Ladies Lugano. Allenatori concordi: ‘Sulla carta il Lugano è il grande favorito’

Coach Tsygurov, artefice della scalata delle Girls
(Ti-Press)
23 settembre 2022
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Domenica alla Gottardo Arena andrà in scena il primo derby stagionale. "Ma come – dirà qualcuno –, non è martedì"? La risposta più corretta è "anche", è infatti necessaria una precisazione: domenica saranno le due squadre femminili, Hcap Girls e Ladies Lugano, ad affrontarsi per la prima volta dopo la promozione in Women’s League delle biancoblù. In vista di questo evento storico, abbiamo tastato il polso ai due allenatori, Dimitri Tsygurov per le Girls e Benjamin Rogger per le Ladies.

Quali sono i vostri obiettivi stagionali?

«Non vogliamo arrivare ultimi – avverte Tsygurov –, anche se siamo neopromossi e abbiamo poca storia nell’hockey femminile, visto che la squadra è stata creata solo cinque anni fa, abbiamo avuto una crescita importante e veloce, ma chiaramente alle nostre giovani giocatrici mancherà l’esperienza, già l’anno scorso abbiamo ottenuto la promozione dalla B con la squadra più giovane della lega. Adesso vogliamo acquisire il livello della massima lega, il nostro progetto è a lungo termine e serio. Dobbiamo avere pazienza, a volte avremo anche poca disponibilità di ragazze, perché molte di loro giocano anche nei settori giovanili con i ragazzi negli U15 o negli U17. Il nostro obiettivo numero uno è accumulare esperienza e l’anno prossimo probabilmente le nostre partite saranno già diverse. L’ultima di Women’s League disputerà uno spareggio contro la seconda di B, mentre la prima verrà promossa automaticamente per allargare il campionato a otto squadre».

Per Rogger invece «l’obiettivo per noi è sempre quello di vincere il titolo, chiaro che quest’anno ci sono sicuramente più squadre in grado di puntare al titolo, oltre a noi e allo Zurigo penso anche a Turgovia e Thun vista la loro campagna acquisti, per cui sarà sicuramente un campionato interessante e una nuova sfida. Ma anche un Langenthal, con una linea di nazionali potrà dare fastidio, vedo dunque almeno tre o quattro squadre in grado di arrivare in finale e lì si sa che può accadere di tutto».

Per le Ladies il debutto è previsto domani sul ghiaccio del Turgovia, cosa aspettarsi?

«È il debutto e saremo sicuramente cariche, le ragazze hanno lavorato duramente durante l’estate. Non abbiamo avuto la possibilità di disputare molte amichevoli, per cui abbiamo fame di sfidare altre avversarie».

L’Ambrì invece ha già rotto il ghiaccio, perdendo 7-0 dal Bomo Thun…

«A Thun ci siamo confrontati con un ritmo molto alto e con giocatrici molto forti, non abbiamo comunque mai smesso di giocare, né avuto dubbi, abbiamo fatto il primo passo e il vantaggio di avere ragazze giovani è che crescono di giorno in giorno e speriamo di avere un livello diverso già per Natale».

Con quali emozioni arriverete dunque al derby?

«Io non sono un grandissimo fan dei derby, per me sono delle partite come le altre, in cui dovremo mantenere alta la concentrazione e dare il 120% – spiega Rogger –. È sicuramente più difficile mantenere la concentrazione e le emozioni sotto controllo, visto che il coinvolgimento sarà maggiore, ma dovremo trattarlo come un’altra partita. Non penso che ci sarà comunque lo stesso coinvolgimento che nei derby maschili, la carta parla chiaramente, siamo noi quelle in A da tanto tempo, l’Ambrì contro il Thun aveva poi appena due linee a disposizione, ma d’altro canto non avrà alcun tipo di pressione. Per noi dipenderà anche da come finirà la nostra prima partita delicata a Weinfelden». Tsygurov invece pare più emozionato: «Sarà una partita molto emozionante, chiaro che contro un’avversaria che è storicamente tra le due migliori squadre in Svizzera è quasi utopico pensare di batterla al primo tentativo. In ogni caso faremo la nostra partita e la nostra esperienza, consapevoli che faremo la storia. Cercheremo di uscire a testa alta e di mettere in difficoltà le nostre amiche bianconere».

Nel corso della stagione sarà al solito decisivo l’apporto delle straniere:

«Le nostre straniere sono delle ragazze italiane che sono cresciute con noi negli ultimi dieci anni – racconta Tsygurov –, a partire dalle Power Girls, e che giocano nella Nazionale italiana e il loro obiettivo è quello di partecipare ai Giochi in casa a Milano e Cortina d’Ampezzo nel 2026». Il Lugano si è invece orientato a ovest, anziché a sud… «Abby Cook ha giocato in Ncaa a Boston con ottime statistiche, ha poi fatto un’esperienza in Svezia, nella quale ha avuto un ruolo più difensivo e poi l’anno scorso ha provato l’esperienza in Phf, ma ha trovato poco spazio. Abbiamo poi Taylor Leech, anche lei proveniente dalla Ncaa, era capitana della Maine University, è un difensore roccioso e difensivo, con una grande voglia di conoscere il nostro campionato e di migliorare a livello offensivo, siamo molto felici di aver pescato un profilo del genere, che vorremmo fungesse anche da leader all’interno della nostra squadra».

La scorsa stagione è stata positiva per entrambe le squadre, con la vittoria della Coppa e la finale di campionato raggiunta dalle bianconere e la promozione e il titolo cadetto per le biancoblù.

«È stato sicuramente molto positivo il fatto di aver vinto la Coppa – riconosce Rogger –, era uno dei nostri obiettivi, l’altro era di vincere il campionato, ma non ci siamo riuscite in finale, alla quale forse siamo arrivate un po’ corte, con qualche assenza che ha pesato. Ma in generale la stagione è stata positiva, abbiamo potuto ammirare due grandi giocatrici come Sidney Morin e Ronja Mogren e anche in questa stagione vogliamo dire la nostra». Tsygurov riconosce invece che «le ragazze hanno fatto qualcosa di inaspettato, perché a inizio stagione non ci saremmo aspettati di progredire in questa maniera e di battere un Langenthal che sulla carta era superiore a tutte le altre, ma sul ghiaccio abbiamo dimostrato di essere superiori. E come siamo stati accolti alla Gottardo Arena dalla tifoseria dopo la promozione e il titolo è stata una bella sorpresa per le ragazze, che non la scorderanno per il resto della loro vita».

Tsygurov oltre ad allenare le Girls è attivo anche nel settore giovanile dei Gdt Bellinzona, quali sono le differenze tra i due compiti?

«Da un lato non c’è tanta differenza, ma per certi versi sono più soddisfatto nel lavorare con le ragazze, che sono più convinte e motivate di quello che fanno, in quanto praticano uno sport che nell’immaginario collettivo è più maschile. Con i maschi invece c’è più difficoltà a convincerli a giocare e a fare bene ciò che a loro piace. Inoltre le ragazze portano più emozioni, che dobbiamo gestire nel corso della partita».

Benjamin Rogger invece, in agosto è stato chiamato a partecipare ai Mondiali in Danimarca come assistente allenatore della Nazionale rossocrociata.

«È stata un’esperienza incredibile, lavorare con la Nazionale e le sue giocatrici è un’emozione forte, ringrazio l’headcoach Colin Müller per avermi dato questa possibilità. Trovo anche che, nonostante abbiamo mancato il terzo posto, il nostro sia stato un percorso positivo».

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