Hockey

Eccolo, il martedì nero. E la Svezia ringrazia la Svizzera

Garpenlöv e le Tre Corone rialzano la testa proprio nel giorno del duello con la Nazionale di Patrick Fischer, in una partita che si trasforma in un incubo

Ritorno sulla Terra, dopo un weekend di gloria (Keystone)
25 maggio 2021
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Un brusco risveglio dopo un weekend di gloria. Per una Svizzera che si presenta sul ghiaccio con un volto un po' diverso da domenica sera, cioè dalla vittoria di misura sui danesi, con Andrighetto che finisce con Kurashev e il debuttante Noah Rod, che nel frattempo ha smaltito un piccolo acciacco, mentre Ambühl è promosso in prima in mezzo a Hischier e Meier. E lo stesso Ambühl subito in avvio si fa arpionare da Loov, regalando immediatamente un powerplay a una Nazionale che prova subito a farsi minacciosa, e con Kurashev ci riesce. Non basta, però, un inizio convincente per spegnere l'incredibile disperazione di un avversario che sa praticamente di non poter più perdere, dopo il doppio scivolone all'esordio contro Danimarca e Bielorussia.

Disperazione, rabbia che si trasforma in incredibile energia. Per una Svezia che ha davvero tutta un'altra faccia rispetto alle prime due partite, e la Svizzera se ne accorge ben presto, costretta com'è a dover correre appresso agli avversari in ogni zona della pista. Finché arrivano anche le reti: prima segna Fröden, al 9', con una spettacolare deviazione volante su appoggio dalla blu di Pilut, poi un minuto e mezzo dopo tocca ad Adrian Kempe, che sfrutta il corpo di Diaz utilizzandolo come scudo e sorprende nettamente Genoni, che si accorge soltanto all'ultimo della partenza del tiro. La Svizzera una grossa occasione riesce ancora a crearsela, con la sfortunatissima traversa di Corvi a portiere battuto, ma il 2-0 è comunque un risultato giusto per la squadra diretta da Johan Garpenlöv, la cui pressione è asfissiante e il controllo sui dischi assoluto.

E nel secondo tempo la musica non cambia. Pur se la Svizzera prova ad alzare il confronto sul piano fisico, non solo la Svezia regge, ma continua a far quello che gli riesce meglio, cioè gestire il puck. Alla prima occasione, con Diaz che finisce sulla panchina dei puniti dove già c'erano Meier su un fronte e Lindholm sull'altro, arriva il 3-0, con il missile di Olofosson che buca l'incolpevole Genoni sul primo palo. Genoni che poi, però, poco dopo metà partita, si fa infilare sul primo palo ancora da Jesper Fröden, ventiseienne ala destra dello Skellefteå (futuro avversario del Lugano in Champions) al secondo gol non solo di serata, ma pure a un campionato del mondo, visto che è proprio questa la sua partita del suo esordio a questi livelli. Per Leonardo Genoni, invece, è semplicemente la rete di troppo, e a quel punto Melvin Nyffeler a sua volta può festeggiare il suo debutto a un Mondiale. Incurante di ciò, la Svezia continua a fare la sua partita, e al 41'18'', nuovamente in powerplay, celebrerà una quinta rete, segnata dal davosiano Nygren su assist di Rakell. E purtroppo non finisce lì: infatti, al 47'14'' un violento tiro di Lundkvist rimbalza addosso a Loeffel e termine la sua corsa alle spalle del portiere del Rapperswil, e quindi i rossocrociati capitolano pure una settima volta, per colpa di Henrik Tömmernes al 50'46''. Che serata, davvero.

Svizzera - Svezia (0-2 0-2 0-3) 0-7

Reti: 8'35'' Fröden (Pilut, Nygren) 0-1. 10'00'' Adrian Kempe (Tömmernes, Lundkvist) 0-2. 22'33'' Olofsson (Lundkvist/esp. Diaz, Meier e Lindholm) 0-3. 30'24'' Fröden (Wingerli, Dahlbeck) 0-4. 41'18'' Nygren (Rakell, Adrian Kempe/esp. Rod) 0-5. 47'14'' Lundkvist (Adrian Kempe/autorete Loeffel) 0-6. 50'46'' Tömmernes (Fröden, Lundkvist) 0-7. 

Svizzera: Genoni (dal 30'24'' Nyffeler); Untersander, Moser; Diaz, Geisser; Heldner, Alatalo; Müller, Loeffel; Meier, Hischier, Ambühl; Simion, Corvi, Hofmann; Andrighetto, Kurashev, Rod; Scherwey, Bertschy, Praplan.

Svezia: Reideborn; Lundkvist, Tömmernes; Lööv, Dahlbeck; Pudas, Pilut; Nygren; Rakell, Lindholm, Lindberg; Fröden, Wingerli, Friberg; Rasmussen, Mario Kempe, Adrian Kempe; Olofsson, Lundeström, Sörensen.

Arbitri: Gofman (Rus), Sidorenko (Bie); Golyak (Bie), Shalagin (Rus)

Note: partita a porte chiuse. Penalità: 7 x 2' contro la Svizzera; 5 x 2' contro la Svezia. Tiri: 28-27 (8-6, 7-10, 13-11). Svizzera senza Berra, Herzog, Vermin e Siegenthaler (tutti in soprannumero). Al 16'11'' traversa colpita da Corvi.

Risultati e classifiche
Girone A: Gran Bretagna - Danimarca d.p. 2-3, Svizzera - Svezia 0-7. Classifica: 1. Slovacchia 3/9. 2. Svizzera e Russia 3/6. 4. Danimarca 3/5. 5. Bielorussia 3/4. 6. Svezia 3/3. 7. Repubblica Ceca 3/2. 8. Gran Bretagna 3/1. 
Girone B: Stati Uniti - Kazakistan 3-0, Finlandia - Norvegia 5-3. Classifica: 1. Germania 3/9. 2. Lettonia e Finlandia 3/7. 4. Stati Uniti 3/6. 5. Kazakistan 3/4. 6. Norvegia 3/3. 7. Canada 3/0. 8. Italia 3/0.

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