Hockey

Dario Simion e la Svizzera stendono la Lettonia

Due gol del ticinese spianano la strada alla nazionale di Fischer nel penultimo test prima dei Mondiali. Poi si farà sul serio, con i rinforzi Nhl

Dopo i due gol del valmaggese c'è gioia anche per Mottet (Keystone)
14 maggio 2021
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Terza amichevole, terzo successo per la Nazionale di Patrick Fischer sulla strada che porta ai Mondiali. Dopo aver battuto due volte la Russia a Bienne, stavolta gli elvetici stendono la Polonia nel primo degli ultimi due test (l'altro è in programma domani sera) contro la Lettonia guidata dal canadese Bob Hartley, assistito in panchina dal già portiere dell'Ambrì Edgar Masalskis.

Per l'occasione una Svizzera ancora orfana dei suoi rinforzi Nhl – ovvero Hischier, Meier, Kurashev e Siegenthaler, il cui arrivo a Riga è previsto per domani – scende in pista senza Genoni, né Walser, Untersander, Moser, Heldner né il ticinese Bertaggia, tutti in soprannumero. E a proposito di Ticino, a illustrarsi nel primo tempo è il ventiseienne attaccante valmaggese dello Zugo Dario Simion, che eredita un disco direttamente su ingaggio e fa secco il portiere lettone del Langnau Ivars Punnenovs con un rapido tiro angolato. È un vantaggio meritato per i rossocrociati, che si fanno senz'altro preferire rendendosi più volte minacciosi, in special modo grazie ai giocatori dello Zugo, con lo stesso Simion che nell'ultimo minuto va vicino al gol del raddoppio.

Raddoppio che arriva poi subito all'inizio del periodo centrale, dopo trentatré secondi: di nuovo dopo un ingaggio vinto da Corvi il puck che arriva a Hofmann, il cui tiro Punnenovs riesce sì a intercettare, in qualche modo, ma non a trattenere, e il goffo tentativo di liberazione di Cibulskis si trasforma nel migliore degli assist per lo scatenato Simion, che non manca l'appuntamento con il gol. Il tempo passa, ma la musica in pista non cambia. E al 29'55'' arriva anche il 3-0, con Mottet che serve Herzog dall'angolo, e il tiro al volo del turgoviese addosso a Punnenovs si trasforma nel migliore degli assist per l'ala friborghese, che riprende il puck e completa l'opera aggirando la gabbia.

Nel terzo tempo Hartley cambia il portiere schierando tra i pali il ventinovenne dello Jokerit Helsinki Janis Kalnins, e la Svizzera non segna più. Tuttavia sono sempre gli elvetici i più attivi sul disco, e dopo aver superato indenni ben quattro penalità negli ultimi venti minuti (di cui una doppia, nell'epilogo di partita, quando le due inflitte a Herzog e Andrighetto si sovrappongono per 45 secondi) portano meritatamente a casa un convincente successo, con tanto di shutout per Reto Berra. Il portiere del Friborgo riesce persino a opporsi al rigore battuto dal capitano lettone Daugavins, per un fallo d'emergenza di Müller, in un'accessoria quanto curiosa appendice supplementare di cinque minuti, inutile a fini del risultato ma voluta dai due allenatori per allenare il powerplay a tre contro tre e poi i tiri di rigore. Di questi tempi, con così poche occasioni per giocare, ogni occasione è buona per provare qualcosa...

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