Hockey

Contro il Langnau l'Ambrì Piotta va a caccia del poker

Brian Flynn: 'Se sapremo battere i bernesi potremmo davvero dire che gli eventi hanno preso la piega giusta'

Due reti e due assist per lo statunitense nel doppio confronto con il Davos (ti-Press)
12 dicembre 2020
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Successi fanno rima con entusiasmo. E infatti, dopo le tre vittorie consecutive nelle ultime partite (nell'ordine contro il Ginevra Servette e poi, due volte, contro il Davos), alla Valascia si respira tutto un altro clima. C'è impegno, sì, negli allenamenti, ma c'è anche spazio per qualche momento di distensione. Anche troppa, con Cereda che deve richiamare all'attenzione i suoi uomini. Perché alle porte c'è un'altra partita importante per l'Ambrì Piotta, forse ancor a più che le precedenti, visto che domani alla Valascia arriva un avversario diretto dei leventinesi nella lotta nella parte bassa della classifica: il Langnau. E proprio contro le formazioni che sulla carta sembrerebbero più abbordabili, come appunto il complesso bernese, Flynn e compagni sinora hanno fatto più fatica, sfoderando invece una serie di convincenti prestazioni contro le squadre più attrezzate. «Ma ora le cose sono cambiate: queste tre vittorie sono un punto di partenza ideale per affrontare le prossime sfide», sottolinea proprio l'attaccante numero 10 dell'Ambrì Piotta.

E se i biancoblù hanno portato a tre le vittorie consecutive in campionato - cosa che non capitava più addirittura da poco meno di un anno – cosa che non capitava più addirittura da poco meno di un anno, quando ne vinsero addirittura 5 di fila – parte del merito va attribuito al 32enne del Massachusetts, che nel doppio confronto con il Davos ha collezionato due reti e altrettanti assist, consolidando la terza posizione nella graduatoria dei migliori realizzatori della sua squadra, dietro solo a Nättinen e Zwerger (per un bottino personale di 3 reti e 9 passaggi decisivi). «Beh sì, le ultime due partite sono andate bene per me; mi hanno permesso di trovare più fiducia nei miei mezzi. E poi l'esito finale delle due sfide hanno fatto il resto: quelle contro il Davos sono due vittorie che fanno particolarmente bene a tutta la squadra». Che questi due successi siano arrivati contro i grigionesi piuttosto che un'altra squadra, per Brian Flynn non fa molta differenza: «Non importa contro chi vinci, ma piuttosto come lo fai. Nell'hockey professionistico, in particolare, non è mai facile vincere una doppia sfida back-to-back: esserci riusciti è sicuramente un bel passo avanti per noi, sinonimo di maturità. Non da ultimo, il primo successo è arrivato in trasferta, su una pista sulla quale non è mai facile giocare per la squadra ospite. Poi, nella rivincita, sapevamo che di fronte avremmo avuto un avversario deciso più che mai a restituirci lo sgarbo, ma siamo stati bravi a gestire anche quella partita, giocando sulla falsariga di come avevamo fatto un paio di giorni prima, in particolare in modo semplice. Per cui sì, adesso siamo pronti per affrontare al meglio le prossime partite, anche dal profilo mentale». Il vento è veramente cambiato? «Non è che sia completamente cambiato, ma di certo, dopo un avvio di stagione dove abbiamo forse raccolto un po' poco rispetto a quanto seminato, penalizzati in particolare dalla nostra deficitaria vena realizzativa più che dalla bontà del nostro gioco, i fatti ci stanno finalmente dando ragione. Dodici reti segnate nelle ultime due partite sono comunque indice che qualcosa potrebbe essere effettivamente cambiato.

'Ora è il momento di insistere'

C'è una ragione per cui contro le vostre migliori partite le avete sinora disputate contro le squadre più quotate, faticando invece oltre misura contro quelle più abbordabili? «Per noi non ci sono partite più abbordabili di altre: per cui, che di fronte a noi ci sia uno Zurigo piuttosto che un Rapperswil, l'approccio è identico. Anche perché, a dirla tutta, siamo forse noi la squadra con meno risorse, tecniche e finanziarie, della lega. Ma questo, piuttosto che come un alibi, deve essere la base su cui cercare di costruire il nostro successo. Come abbiamo appunto fatto contro il Ginevra prima e il Davos poi: adesso speriamo di fare altrettanto contro il Langnau. Di certo il fatto di affrontare i bernesi in coda a tre successi consecutivi ci pone in una posizione ideale dal profilo mentale. Ma adesso non è il momento per rilassarci: ora è il momento di insistere, di fare più punti possibile».

La vostra striscia positiva è però maturata in poco meno di tre settimane, visto che la prima vittoria porta la data del 27 novembre: è difficile mantenere vivo l'entusiasmo per un bel risultato quando da una partita all'altra passano diversi giorni? «È sicuramente una situazione inusuale nell'hockey. Per riuscire a prolungare una serie positiva devi assolutamente fare in modo di portare in pista tutta la carica positiva che ti ha dato la partita precedente. E poi devi essere bravo a sfruttare ogni situazione favorevole. Come il fattore pista: sebbene non ci sia il pubblico, quando giochiamo alla Valascia cerchiamo di moltiplicare i nostri sforzi per rendere dura la vita a chi ci sta di fronte. Non tutti si trovano a loro agio sulla nostra pista, soprattutto per le temperature che ci sono, ma questa è la nostra casa; noi ci siamo abituati. Questo è un dettaglio che va sfruttato, cercando di partire subito forte».

Sei soddisfatto di come stiano andando le cose? «Siamo di poco sotto la metà della classifica e questa è una posizione che potrebbe anche accontentarci. Ma, a ben guardare, avremmo potuto avere qualche punto in più, e magari essere piazzati anche un po' più in alto nella graduatoria. Sul piano del gioco, comunque, le cose non vanno male: nonostante il rendimento offensivo non sia ancora ottimale (tolte ovviamente le ultime due uscite, dove le cose sono andate benone sotto questo punto di vista) ogni partita ci creiamo un buon numero di occasioni da rete. E questo è positivo: sarei stato più preoccupato del contrario. Questo mi porta a dire che è solo questione di tempo prima di trovare con più regolarità il giusto feeling col gol». E dove pensi che la squadra debba ancora migliorare in particolare? «Non dobbiamo cercare cose particolari, ma continuare a giocare in modo semplice. Abbiamo un buon tandem di portieri, una difesa solida, e questo ci garantisce una buona stabilità dietro, e i nostri special team si stanno rivelando molto efficaci quest'anno. Se sapremo confermare queste impressioni anche nelle prossime partite, e magari fare qualcosina in più a 5 contro 5, di certo arriveranno altre soddisfazioni. Una cosa è comunque certa: se sapremo vincere la partita con il Langnau potremmo davvero dire che gli eventi hanno preso la giusta piega in queste ultime settimane per noi. In una stagione pazza come questa dobbiamo sfruttare ogni occasione che ci si presenta. E quella di domani è appunto una di queste».

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