Hockey

Lugano, è una serata con il fiatone

Dopo tre vittorie filate, i bianconeri cadono sul ghiaccio di Davos. E così per i playoff la decisione è rinviata a lunedì sera

Keystone
2 marzo 2019
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Un epilogo col fiatone. Col Lugano che aspetta di conoscere il risultato della sfida tra Losanna e Friborgo, per capire se – nonostante la bruciante sconfitta di Davos – la squadra di Ireland abbia comunque centrato la qualificazione ai playoff con un turno d'anticipo. Un verdetto definitivo che non arriva, siccome a Malley la sfida finisce all'overtime, ciò che non permette ai ticinesi di avere (ancora) la certezza di una qualificazione matematica.
Il tutto al termine di una serata cominciata in salita per un Lugano troppo impreciso, che nei primi 40' non riesce praticamente mai a esprimersi sui livelli delle ultime uscite. Al contrario del Davos che, in pista con la testa sgombra da preoccupazioni (almeno per il momento), fa la sua onesta partita, e riesce a controllare abbastanza agevolmente la situazione, dopo aver sbloccato il risultato già nel primo tempo, grazie a uno slap dalla blu di Du Bois (al 6'43'') e a un contropiede lanciato al 18'25'' dallo stesso difensore neocastellano, e poi concluso da Ambühl, la cui conclusione sorprende Merzlikins.
Poi, dopo un disco in tribuna di Chiesa (il secondo di fila, dopo un puck spedito in tribuna da Merzlikins a pochi secondi dal 40'), che costringe il Lugano a difendersi in tre per addirittura 1'46'', a riaprire la partita ci pensa un disco caparbiamente recuperato da Bürgler e messo in rete da Hofmann, che al 43'52'' festeggia addirittura il suo trentesimo gol stagionale. Da quel punto in poi, praticamente si gioca a una porta sola, con il Lugano che non concretizza due superiorità numeriche. Prima di un'ostruzione di capitan Chiesa a 1'46'' dalla fine, sfruttata da un Nygren che spegne le speranze di rimonta bianconere.

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