Hockey

Nulla da fare a Bienne contro il Canada

9 novembre 2017
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Le buone intenzioni non bastano. Non contro avversari del genere. Cioè un Canada vero, almeno pensando a ciò che – Nhl oblige – Willie Desjardins potrà permettersi di portare alle Olimpiadi in Corea, attingendo al meglio della Khl russa. Ed già è una bella squadra, quella messa in piedi dal sessantenne ex tecnico dei Vancouver Canucks. Che a Bienne, nella prima partita dei rossocrociati alla Karjala Cup (il primo torneo di simile prestigio giocato dalla Nazionale dopo la lontanissima Istvestia, ventitré anni fa), più passa il tempo, più riesce a mettere in difficoltà la selezione di Fischer. Soprattutto grazie alla grande intensità. Anche corporea. In un match che all’inizio sembra tutt’altro che fisico, ma in cui – in verità – le balaustre tremano sul serio. La Svizzera, però, ci crede. E non solo dopo il gol di Fora, che alla sua terza uscita in Nazionale, dopo due amichevoli in primavera in Slovacchia, realizza il suo primo gol, sorprendendo Ben Scrivens, trentunenne già portiere dei Toronto Maple Leafs, con un tiro dalla blu, probabilmente sporcato da un difensore. Tra Svizzera e Canada si decide tutto nel tempo centrale. Quando O’Dell e compagni cominciano a mettere parecchia pressione sulla porta di Hiller e, sfruttando pure le penalità di cui gli elvetici iniziano a caricarsi, segna tre volte in 12’. Ma soprattutto due in sessanta secondi. Appena qualche istante dopo che il portiere del Bienne nega clamorosamente a Wolski un gol già fatto. Tanto che gli arbitri sono costretti ad analizzare le immagini tivù per capire se il puck ha superato la linea o no. Ciò che, però, esattamente come accadde in occasione del leggendario bigsave di Gerber a Torino 2006 (contro gli stessi canadesi...), col disco staccato da terra è duro da dimostrare. Nel terzo tempo, o almeno nella sua seconda parte, la Svizzera reagisce. Ma il Canada chiude ogni spazio. Almeno fin quando Loeffel, con uno slap dei suoi, riapre improvvisamente la partita. Pur se lo slancio rossocrociato si spegne poco dopo, quando Praplan si carica dell’ennesima penalità, mettendo fine ai sogni di rimonta. Archiviato l’antipasto della TissotArena, i rossocrociati oggi volano a Helsinki per il seguito della Karjala Cup. Senza i congedati Sciaroni, Almond, Walser, Furrer, Cunti, Diaz, Mart­schini e Suri, ma con in più ben undici giocatori di Berna e Zsc.

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