
Ha destato stupore il fatto che il "Güs", il popolare bar all’esterno della Valascia, non sia stato aperto in occasione della partita di Coppa Svizzera disputata ieri sera. La società non immaginava una similie affluenza di pubblico (3’637).
In verità, la gente presente era comunque meno e probabilmente non superava le 3’000 unità. Da noi interpellato, il responsabile della comunicazione Sacha Gobbi ha cosi spiegato l’accaduto. «Eravamo stati a Friborgo in occasione degli ottavi di finale, c’èra un’atmosfera desolante e quasi tutti gli spacci erano chiusi». In effetti in quella circostanza presenziarono solamente 1’900 spettatori, davvero pochi per una società che spesso in campionato registra Il tutto esaurito con oltre 6’000 presenze. Questo fatto aggiunto alla poca pubblicità e lo scarso interesse dei media nei confronti della manifestazione ha quindi indotto la società leventinese a fare determinate scelte.
Non da ultimo c'era anche la diretta streaming sul sito del "Blick". «Inoltre bisogna tenere conto che si giocava di lunedì, giorno insolito, e poi si è all’inizio della settimana – continua Gobbi –. Non ci aspettavamo un tale afflusso di gente, certo, meno importante rispetto a una gara di campionato, ma comunque numeroso e per questo ringrazio i nostri fedelissimi tifosi. Forse avremmo fatto meglio a lasciare chiusi degli altri spacci più piccoli e lasciare aperto il Güs».
Insomma, per il club non era facile immaginare la portata dell’evento, trattandosi di una prima. E aprire determinate strutture comporta dei costi. «Il vero rammarico della serata è stata la sconfitta, ci ha privato di continuare il cammino e di eventualmente disputare almeno un' altra partita casalinga, era una ottima opportunità sia a livello finanziario sia a livello sportivo», conclude il responsabile della comunicazione dell'Hcap. E così, per mettere in pratica gli insegnamenti della serata di ieri, bisognerà attendere la prossima edizione, quella del 2015/2016.