Il 18 luglio 1995, sulle strade del Tour de France, Fabio Casartelli moriva in un incidente che, con qualche accorgimento, si sarebbe forse potuto evitare
In sintesi:
Sono ormai passati trent’anni dalla tragedia che al Tour de France tolse la vita al 25enne comasco Fabio Casartelli, campione olimpico a Barcellona tre anni prima
È probabile che, se l’uso del casco già allora fosse stato obbligatorio, la caduta lungo la discesa del Porter-d’Aspet non avrebbe avuto esito letale: a quei tempi, però, la stragrande maggioranza dei ciclisti si rifiutava di indossarlo, perché lo considerava scomodo oltre che di nulla utilità
Vergognoso fu l’atteggiamento degli organizzatori che, pur sapendo che Casartelli era morto a inizio tappa, obbligarono le squadre a disputare la frazione spingendo al massimo fino alla fine: inoltre, non vennero annullati nemmeno la premiazione e i successivi festeggiamenti, che si consumarono secondo il protocollo – con tanto di musica e majorette – come se nulla fosse accaduto