CICLISMO

Evenepoel cade due volte, in volata vince Groves

Al Giro non cambia la classifica generale con Leknessund sempre in rosa, ma pioggia e strade scivolose provocano diversi ruzzoloni (a terra pure Roglic)

10 maggio 2023
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Non è mutata la classifica generale del Giro d’Italia dopo la quinta tappa, corsa fra Atripalda e Salerno (171 km) e la maglia rosa è rimasta sulle spalle del norvegese Andreas Leknessund. Ma anche in un giorno nel quale la parola “volata” era scritta sull’ordine del giorno, di sorprese ne possono sempre succedere. Alla fine, è vero, volata doveva essere e volata è stata, con la vittoria di prepotenza dell’australiano Kaden Groves della Alpecin, davanti all’italiano Jonathan Milan e al danese Mads Pedersen, ma gli ultimi chilometri sono stati vibranti, al limite del drammatico.

La tappa è stata flagellata dal maltempo. Il gruppo ha imbarcato acqua praticamente dall’inizio alla fine, ciò che ha reso le strade scivolose e pericolose. Le condizioni meteo hanno indotto i protagonisti a non rischiare oltremisura, lasciando spazio alla fuga di giornata, partita al primo colpo di pedale e che ha avuto in Thomas Champion, Samuele Zoccarato e Stefano Gandin i tre protagonisti. In un primo momento, nel tentativo si era inserito anche Thibaut Pinot, ma il francese si è sfilato dopo aver vinto il Gpm di terza categoria di Passo Serra, posto dopo appena 11 km di corsa. I tre superstiti hanno trovato un buon accordo e se la sono data a gambe, per raggiungere un vantaggio massimo attorno ai tre minuti. Il gruppo, forse per scaldare il motore dopo tanta acqua, già a una cinquantina di chilometri dall’arrivo aveva ridotto lo scarto attorno al minuto, ma ha ritardato l’aggancio fino ai meno 20 km, quando davanti è rimasto il solo Zoccarato (ripreso a 6 km dall’arrivo).

Ma la quinta tappa è stata caratterizzata soprattutto dalle cadute. In due di queste è rimasto coinvolto Remco Evenepoel: la prima poco dopo la partenza, quando un cane ha attraversato la strada, causando il ruzzolone del campione del mondo, la seconda a meno di 3 km dall’arrivo (quindi in territorio neutralizzato), con una dinamica che ha fatto arrabbiare tantissimo il leader della Soudal, poi sottoposto a tutta una serie di controlli medici per scongiurare possibili fratture. A terra ci è finito, in un altra caduta generale a circa 5 km dall’arrivo, pure Primoz Roglic, il quale è rientrato in gruppo grazie alla bici di un compagno di squadra. Ma non è finita: proprio nel bel mezzo della volata, a una manciata di metri dalla linea d’arrivo, la ruota posteriore di Mark Cavendish è slittata su una striscia stradale, facendo perdere l’equilibrio al britannico che prima è finito contro le barriere, poi è caduto attraversando in diagonale tutta la sede stradale. Fortunatamente, anche Cavendish non dovrebbe aver riportato conseguenze.

Giovedì partenza e arrivo a Napoli, alla vigilia del primo vero tappone di montagna con l’arrivo al Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore).

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