ciclismo

Il Romandie guarda già al futuro: ‘Dobbiamo alzare il budget’

Il direttore della corsa Richard Chassot intende aumentare in particolare la sicurezza: ‘Al Giro e al Tour hanno 1’500 persone, noi 170’

Con il vincitore Adam Yates
(Keystone)
1 maggio 2023
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Come suo solito Richard Chassot, direttore del Tour de Romandie, si mostra soddisfatto dello svolgimento della corsa appena avvenuta, tuttavia per quanto riguarda il futuro qualche nuvola sembra addensarsi.

«Ho bisogno di soldi, il budget di 4,2 milioni di franchi presto non basterà più per coprire i costi. Non siamo diversi dalla società, quando tutto aumenta, siamo coinvolti anche noi. Presto dovremo aumentare il budget a 4,5 milioni».

La necessità più impellente è quella di aumentare le risorse a disposizione della sicurezza: «Abbiamo 170 persone che assicurano la sicurezza sulle strade. Al Giro d'Italia e al Tour de France sono 1’500 e corrono su strade chiuse».

Intanto iniziano però a emergere i dettagli riguardanti la prossima edizione, in programma dal 23 al 29 aprile 2024, che partirà da Payerne con il prologo. Altri arrivi di tappa dovrebbero tenersi (in ordine alfabetico) a Friborgo, Leysin, Oron-la-Ville, Saillon, Salvan/Les Marécottes e Vernier. Due gli arrivi in salita, uno dei quali verosimilmente destinato a una cronometro.

In particolare l'arrivo nel comune ginevrino di Vernier è intrigante. La carovana del Tour de Romandie oserà avventurarsi sulle strade di Ginevra durante la settimana? «Non voglio dire nulla. Solo che abbiamo un ottimo rapporto con la polizia ginevrina. Così potremo portare i corridori attraverso la campagna ginevrina, dove non siamo stati per molto tempo. Soprattutto, abbiamo trovato accordi con l'aeroporto di Cointrin, vicino a Vernier, poiché utilizziamo elicotteri e aerei», conclude Chassot.

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