Ciclismo

L’ex medico della Sky radiato definitivamente

Sul caso di doping respinto l’Appello di Richard Freeman, che aveva lavorato a lungo pure per la Nazionale britannica di ciclismo

16 gennaio 2023
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L’ex medico della Sky e della Nazionale britannica di ciclismo ha perso lunedì l’Appello contro la decisione di radiarlo dall’albo britannico dei medici per aver somministrato testosterone a scopo di doping. Il dottor Richard Freeman era stato radiato nel 2021, dopo che un tribunale aveva ritenuto il suo comportamento incompatibile con il proseguimento della sua appartenenza all’albo professionale. Subito aveva incaricato i suoi legali di ricorrere in Appello, ma l’azione, come detto, non è andata a buon fine: l’Alta Corte infatti ha trovato irreprensibile il verdetto emesso in prima istanza. I suoi avvocati si sono detti profondamente delusi da questa decisione.

Sul dottor Freeman pendono anche due altre accuse lanciate all’agenzia britannica antidoping: una per possesso di sostanza proibita e l’altra per falsificazione o tentativo di falsificazione di un elemento di controllo antidoping. Queste procedure erano state sospese dopo il suo ricorso in Appello, ma ora saranno certo riaperte. Freeman ha riconosciuto 18 dei 22 capi d’accusa contro di lui, ma ha negato quello principale, relativo a un ordine effettuato nel 2011 di Testogel, un medicamento ormonale usato per trattare i sintomi di una carenza di testosterone. Freeman aveva infatti dichiarato che il testosterone era stato ordinato per curare i problemi d’erezione dell’ex direttore sportivo Shane Sutton, in quale aveva però negato.

Lo scandalo ha gettato ombre sulla squadra nazionale britannica di ciclismo – diventata una forza dominante alle Olimpiadi – e sulla vecchia squadra Sky, che nel secondo decennio del nuovo millennio aveva vinto a più riprese il Tour de France. L’ormai ex medico, che fra il 2009 e il 2015 lavorava al contempo per la Sky (l’attuale Ineos) e per la Nazionale del Regno Unito, aveva dato le dimissioni da British Cycling nel 2017 per ragioni di salute, mentre aveva abbandonato la squadra Sky già due anni prima.

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