CALCIO

Cimignani e Koutsias firmano la clamorosa ‘remuntada’

Dopo un pessimo primo tempo e sotto di due reti, il Lugano gira la partita e si impone sul campo del Winterthur

25 gennaio 2025
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Clamoroso alla Schützenwiese di Winterthur. Un Lugano inguardabile per tutto il primo tempo, chiuso in ritardo di due reti per la doppietta di Baroan, rientra in campo trasformato dalla presumibile sfuriata di Mattia Croci-Torti negli spogliatoi e ribalta il risultato con la doppietta di Cimignani e il gol a tempo quasi scaduto di Koutsias, al suo primo centro in bianconero. La reazione mostrata nel corso di una ripresa largamente dominata, permette al Lugano di mantenere la vetta della classifica.

Rispetto all’esordio contro il Basilea, Mattia Croci-Torti opta per un solo cambio, per altro forzato, quello di Dos Santos al posto dello squalificato Steffen.

Lugano subito pericoloso quando al 2’ Bottani entra in area in dribbling dalla sinistra, ma è costretto ad accontentarsi del corner sull’uscita in anticipo di Kapino. Il Lugano prova subito a prendere in mano le redini del confronto, nonostante un Winterthur piuttosto aggressivo nel tentativo di non dare spazio all’impostazione della manovra avversaria. Un’aggressività che al 6’, in maniera del tutto inaspettata, paga importanti dividendi: su azione di rimessa laterale Di Giusto serve palla a Baroan, il quale conclude da dentro l’area di rigore e trova la deviazione involontaria di Hajdari che mette fuori causa il possibile intervento di Saipi. Proprio come contro il Basilea una settimana fa, l’entrata in materia dei bianconeri è per lo meno problematica.

Il gol del vantaggio sprona i padroni di casa, i quali si fanno più intraprendenti, provando a contenere Bottani e compagni proprio grazie a quella che è una delle caratteristiche principali della squadra di Mattia Croci-Torti: il possesso palla. Al 20’ il Lugano si fa vedere per la prima volta dopo essere passato in svantaggio. Un’incursione dalla destra di Zanotti trova Vladi all’altezza dell’area piccola, ma invece di aggiustarsi il pallone per provare la conclusione, l’attaccante bianconero opta per un’improbabile sponda a ritroso che non trova però compagni liberi. Al 27’, nonostante un ritmo troppo basso che favorisce la squadra avanti nel risultato, il Lugano va a un passo dal pareggio, con una sgroppata di Dos Santos che al limite dell’area scambia con Bislimi prima di andare alla conclusione e costringere Kapino a una difficile deviazione, bissata subito dopo sul tentativo di tap-in di Vladi.

Al 35’, però, il Lugano si tira la zappa sui piedi. In uscita palla, Grgic commette un errore da principiante e perde la sfera su Schneider, la cui conclusione, a tu per tu con Saipi, è deviata dal portiere bianconero. Sul prosieguo dell’azione, però, il tiro a colpo sicuro di Ulrich è stoppata con un braccio da Zanotti per un ineccepibile calcio di rigore, trasformato con freddezza da Baroan (36’). Tre minuti dopo, altra ripartenza dei padroni di casa, con Di Giusto che va alla conclusione da centro area, ma colpisce male e Saipi può intervenire per scongiurare quello che sarebbe verosimilmente stato il gol del ko.

Al 44’ il Lugano prova a rientrare in partita con Vladi che riceve in posizione invitante, ma stoppa male il pallone ed è costretto ad allargarsi troppo prima di andare alla conclusione, con Kapino in grado di deviare in corner.

Durante la pausa Croci-Torti mette mano alla panchina e manda subito in campo Mai (per Papadopoulos) e Cimignani (per Grgic). Cambi che pagano immediatamente dividendi sostanziosi: al 52’ la bella iniziativa del solito Zanotti trova la conclusione stupenda del neo-entrato francese, con un diagonale che si infila alle spalle di Kapino e riapre le sorti del confronto.

Al 60’ il Lugano potrebbe pervenire al pareggio, ma la conclusione di potenza di Vladi, dopo caparbio lavoro al limite dell’area di Zanotti e Cimignani, è respinta in corner da Kapino. L’intensità del gioco bianconero sale in modo importante, senza peraltro raggiungere le vette alle quali siamo stati abituati, tuttavia il forcing mette a nudo i limiti dei padroni di casa. I quali capitolano una seconda volta al 63’ su un cross di Valenzuela che trova tutto libero ancora Cimignani, bravo a colpire al volo e a insaccare il gol di un pareggio che all’ora del tè sembrava essere una chimera.

Al 72’ Croci-Torti decide di dare minuti di gioco a Georgios Koutsias, che entra al posto di Vladi. Al 75’ altra clamorosa occasione per il Lugano e ancora una volta sui piedi di Cimignani. La bordata del transalpino da 20 metri va a stamparsi in pieno sulla traversa alla destra di un immobile Kapino. Subito dopo, quarto cambio per i bianconeri: fuori Dos Santos e dentro Mahou. Il Lugano sente sapore di remuntada e a otto minuti dalla fine il tecnico bianconero gioca la carta di Aliseda. Ma non è l’argentino a regalare il gol dell’insperato successo: al 92’ una punizione di Cimignani, per un fallo ai danni di Zanotti, trova lo splendido anticipo di Koutsias che con una deviazione all’altezza dell’area piccola firma il suo primo gol in bianconero e, soprattutto, quello di una remuntada che permette al Lugano di approfittare del pareggio del Servette per effettuare un piccolo scatto avanti, in attesa delle partite di domani pomeriggio.

Winterthur - Lugano (2-0) 2-3

Reti: 7’ Baroan 1-0. 36’ Baroan (rigore) 2-0. 52’ Cimignani 2-1. 63’ Cimignani 2-2. 93’ Koutsias 2-3.

Winterthur: Kapino; Sidler, Arnold, Lüthi, Schättin; Schneider (91’ Lekaj), Zuffi; Di Giusto (82’ Gomis), Frei (72’ Durrer), Ulrich (82’ Diaby); Baroan (72’ Bajrami).

Lugano: Saipi; Zanotti, Papadopoulos (46’ Mai), Hajdari, Valenzuela; Mahmoud, Grgic (46’ Cimignani), Bislimi; Bottani (82’ Aliseda), Vladi (72’ Koutsias), Daniel Dos Santos (76’ Mahou).

Arbitro: San

Note: ammoniti 45’ Papadopoulos. 48’ Bislimi. 58’ Zuffi.