Calcio

Asf fiduciosa nel lavoro di Yakin da qui a giugno

Pierluigi Tami, direttore delle squadre nazionali, spiega e commenta la scelta di proseguire con Murat in panchina almeno fino agli Europei

30 novembre 2023
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«Non c'era alcuna ragione di rompere il contratto di Murat Yakin», ha detto il direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami, «come del resto non c’è ragione di doverlo estendere già oggi». In pratica: l'accordo, che sarebbe scaduto il 31 dicembre 2023, è stato prolungato – secondo gli accordi – fino all'estate prossima in virtù della qualificazione raggiunta per gli Europei in Germania (14 giugno-14 luglio). Dopodiché, sarà assai difficile che venga ulteriormente rinnovato, anche se Tami dice che nulla è escluso, e che il tema del prolungamento potrà essere affrontato già la prossima primavera. «Murat ha fatto autocritica e ha presentato un piano molto chiaro per il futuro dello staff e della squadra», ha aggiunto il dirigente ticinese. «Siamo pronti a sostenere il tecnico nelle decisioni che vorrà prendere», ha inoltre dichiarato, specificando che... «nei giorni precedenti il nostro ultimo incontro con Murat non c’è stato alcun contatto né con Urs Fischer né con Lucien Favre».

Chi se ne andrà di sicuro, invece, è Vincent Cavin – l'assistente del selezionatore – che ha fatto sapere all'Asf di voler accettare la proposta ricevuta dal Losanna, che intende ingaggiarlo come direttore sportivo. Cavin andrà dunque sostituito, e Tami dovrà farlo possibilmente già entro la fine del 2023. Con la stampa, il direttore delle squadre nazionali ha toccato anche il tema delle relazioni piuttosto problematiche fra Murat Yakin e il capitano Granit Xhaka. «Avevo detto a Granit di chiarire i suoi dubbi direttamente con l'allenatore, invece di farlo attraverso la stampa, e così Murat e Granit si sono chiariti, dopo che il giocatore aveva criticato il selezionatore al termine della partita giocata a Pristina», ha spiegato, «ed entrambi mi hanno assicurato di voler fare fronte comune». Resta il fatto, però, che Xhaka – in occasione dell'ultimo raduno – ha apertamente dichiarato che in nazionale non sta giocando nel suo prediletto ruolo di numero 6 davanti alla difesa, e ciò non pare corrispondere al concetto di ‘fronte comune’. «È normale che non si possa condividere al 100% la linea decisa dall'allenatore», ha detto Tami, «e ciò vale naturalmente anche per tutti gli altri giocatori, oltre che per Granit».

Il dirigente – che resta convinto che tutti i giocatori remino nella stessa direzione voluta dal tecnico – ha voluto ad ogni modo specificare che nessun calciatore è stato coinvolto nella discussione che ha portato alla decisione di confermare Yakin al proprio posto. «La scelta dell'allenatore non è qualcosa che compete alla squadra», ha chiarito. Inoltre, Tami ha detto che probabilmente è stato male interpretato quando si è espresso sull'operato di Yakin dopo la sconfitta (1-0) subita in Romania in occasione dell'ultimo impegno di qualificazione agli Europei, e che assolutamente non voleva in alcun modo rendere traballante la panchina occupata dal tecnico basilese. «Le mie critiche sono state interpretate in modo troppo negativo. Ero soltanto deluso per la parte finale della nostra campagna di qualificazione, ma del resto lo erano pure i giocatori e lo stesso tecnico».

Infine, il dirigente ticinese ha detto che nel prossimo futuro sarà molto importante favorire l'integrazione nel gruppo di nuovi calciatori, anche perché sarà inevitabile prevedere un rimescolamento dell'effettivo a medio termine, dato che senatori come Sommer, Rodriguez, Freuler, Shaqiri e lo stesso capitan Xhaka hanno tutti ormai superato la soglia dei trent'anni.

Confermando la fiducia a Yakin, dunque, si è scelto di mantenere lo stato delle cose. Probabilmente si tratta della scelta migliore, certamente la meno rischiosa in questo momento. Agli Europei mancano infatti soltanto sei mesi, e un cambio così drastico come l'avvicendamento in panchina avrebbe potuto comportare più ripercussioni negative che positive. Chiarita la situazione, ora non resta che aspettare di conoscere i nomi delle squadre contro cui i rossocrociati si misureranno nella prima fase del torneo in cartellone in Germania: il sorteggio dei gruppi è in programma sabato alle 18 in quel di Amburgo.

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