CALCIO

Lugano e l'indimenticabile giovedì europeo: dal 2-0 al 2-3

I bianconeri autori di un'incredibile rimonta sul campo del Besiktas, grazie alle tre reti nel finale di Aliseda, Vladi e Bailly (autorete)

In sintesi:
  • Una partita condotta fin dall’inizio con personalità
  • Croci-Torti e compagni in vetta alla classifica del gruppo D
Mattia Bottani
(Ti-Press/Crinari)

I dieci minuti che sconvolsero la Conference League. Forse, parafrasare il famoso libro di John Reed sulla rivoluzione d’ottobre può suonare eccessivo. Eppure, quanto fatto dal Lugano al Besiktas Park di Istanbul, segnerà una pagina indelebile nella storia del club bianconero. Alla vigilia era quasi impensabile sperare di andare a far punti contro un Besiktas che Mattia Croci-Torti considerava l’avversario più quotato a livello di individualità: il Lugano non solo ha fatto punti, ne ha raccolto addirittura tre e lo ha fatto rimontando negli ultimi dieci minuti un doppio svantaggio. Una vera impresa che rilancia le quotazioni della compagine sottocenerina in un gruppo D nel quale, ora come ora, con quattro punti in classifica e in archivio l’insidiosa trasferta nella capitale turca, si apre a ogni possibile soluzione.

Rosier ‘gira’ la sfida

Quella messa in campo da Sabbatini e compagni è stata una prestazione di spessore sull’arco dei novanta minuti, ma è innegabile che il doppio giallo sventolato sotto il naso a Rosier (il primo, stupido, per un battibecco con Bottani) abbia facilitato il compito agli ospiti. Anche perché, a quel punto, non avevano più nulla da perdere, in ritardo di due reti, per altro incassate a seguito di altrettanti svarioni (sul primo mancata chiusura di Hajdari su Ghezzal e di Mai su Aboubakar, sul secondo palla persa da Sabbatini e regalata ancora al camerunese). Il Lugano ha comunque avuto il merito di crederci, è stato bravo ad alzare il ritmo delle sue giocate, dopo che per tutto il primo tempo aveva volutamente e con successo tenuto i padroni di casa a basso regime. E, ancora una volta, Croci-Torti, costretto dalla situazione disperata a mandare in campo tutte le sue bocche da fuoco, ha azzeccato i cambi. Aliseda si è affiancato all’ottimo Bottani per dare velocità alla manovra, ha in parte ritrovato i suoi dribbling e all’81’ ha ridato speranza a tutta la squadra con una bella conclusione dal limite. Anche il gol del pareggio, all’86’, è arrivato da uno che il primo fischio dell’arbitro israeliano Fuxman lo aveva sentito dalla panchina, Shkelqim Valdi, bravo a deviare di piatto un cross dalla destra di Arigoni (pure lui subentrato).

A quel punto, il Lugano si sarebbe anche potuto accontentare, un punto a Istanbul, a maggior ragione in doppia rimonta, non sarebbe stato da buttare. Tuttavia l’occasione era troppo ghiotta, con un Besiktas dal morale sotto i tacchi e con l’uomo in meno, per non provarci fino in fondo. E siccome la fortuna aiuta gli audaci, al 90’ Bailly ci ha messo la capoccia per deviare in rete una conclusione di Grgic, invero destinata ampiamente al lato.

È finita bene, ma...

Dopo sei minuti di recupero, i bianconeri hanno potuto lasciare esplodere la loro gioia per un risultato meritato, ma assolutamente impensabile fino a dieci dalla fine. Un 2-3 che li proietta in vetta alla classifica del gruppo G, a pari punti con il Bruges, prossimo avversario il 26 ottobre al Letzigrund per quello che sarà a tutti gli effetti un big match. Tuttavia, il risultato finale non deve far dimenticare quando successo nei primi due terzi di gara. Detto che quella del Lugano è stata una prestazione complessivamente molto buona, va pure accennato ai troppi errori nei disimpegni (due anche da parte di Saipi) e negli appoggi che hanno più volte frustrato promettenti manovre offensive e creato qualche apprensione nell’area difensiva. Se dopo il raddoppio di Aboubakar i bianconeri si sono creati qualcosa come nove occasioni da rete (gol compresi), nella prima parte il computo è stato assai più contenuto, ma qualche opportunità per passare c’è pur stata, purtroppo sfruttata in maniera poco consona, in particolare da un Celar ancora una volta deficitario dal profilo della concretezza. Ma, tutto sommato, si tratta di andare a cercare il pelo nell’uovo, almeno in questa circostanza. Certo, rimontare due reti e imporsi non capiterà tutte le volte, per cui, in un contesto difficile come quello europeo occorrerà ridurre il numero di errori e sfruttare con più precisione le occasioni create da una manovra che, come contro il Bodö/Glimt, ha ribadito di essere all’altezza del palcoscenico di Conference.

«È stata la partita più pazza della storia del Fc Lugano – ha commentato Mattia Croci-Torti ai microfoni della Rsi –. Venire a Istanbul e fare tre gol negli ultimi 10’ è qualcosa di incredibile, di inimmaginabile. Ma ero convinto di poter dimostrare il valore della mia squadra. Ce la siamo meritata, costruendola sin dall’inizio, nonostante i due errori che ci sono costati due gol. Tuttavia, a prescindere al rosso di Rosier, tutti hanno reagito molto bene e chi è entrato lo ha fatto con lo spirito giusto. Siamo venuti in un contesto come questo per giocare a calcio e lo abbiamo fatto, nonostante qualche errore. In questa Conference ci possiamo stare, eccome».

Besiktas Istanbul - Lugano (1-0) 2-3

Reti: 38’ Aboubakar 1-0. 52’ Aboubakar 2-0. 81’ Aliseda 2-1. 86’ Vladi 2-2. 90’ Bailly (autorete) 2-3.

Besiktas: Destanoglu; Rosier, Bailly, Colley, Masuaku; Ucan (81’ Tiknaz), Hadziahmetovic, Oxlade-Chamberlain (66’ Muleka); Ghezzal (66’ Bulut), Aboubakar (77’ Zainutdinov), Tosun (46’ Rashica).

Lugano: Saipi; Hajdari (67’ Arigoni), Hajrizi (74’ Vladi), Mai, Espinoza (74’ Cimignani); Bislimi (67’ Macek), Grgic, Sabbatini (67’ Aliseda); Steffen, Celar, Bottani.

Arbitro: Fuxman (Israele)

Note: al 61’ espulso Rosier (2° giallo). Ammoniti: 43’ Bottani. 43’ Rosier.

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