CALCIO

Il Lugano ‘on the road’ fa tappa a Lancy

Quinta trasferta consecutiva (e settimana prossima ce ne saranno altre due) per i sedicesimi di Coppa Svizzera. Croci-Torti: ‘Massima allerta’

15 settembre 2023
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Sarà la quinta partita consecutiva in trasferta, quella che il Lugano in Coppa Svizzera disputerà a Ginevra con il Lancy, dopo quelle disputate a Gunzwil in Coppa, a Bruxelles prima e Ginevra dopo nel doppio confronto con l'Union Saint-Gilloise in Europa League e la partita di campionato con il Lucerna. Ma non è finita, settimana prossima, altre due trasferte, giovedì 21 a Zurigo contro la squadra norvegese del Bodø/Glimt in Confederation League e, per finire quella di domenica 24 a Berna contro lo Young Boys. Si tornerà a Cornaredo, mercoledì 27 settembre con il Losanna. Ma lo si sapeva, dopo la metà di settembre per i ragazzi di Mattia Croci-Torti sarebbe iniziato un bel tour de force.

ll Lancy, è una compagine che milita nella Seconda lega interregionale, attuale capolista del suo gruppo con quattro vittorie su quattro partite giocate. Senza dimenticare, la clamorosa vittoria in Coppa nel turno precedente per 2-1 contro lo Stade Nyonnais. Il Lugano torna a Ginevra, in un contesto diverso, in un periodo dove ha conosciuto qualche battuta d’arresto. «Iniziamo questo periodo di “fuoco” – spiega il tecnico bianconero –. Sono sette partite in trasferta in 25 giorni. È importante che i ragazzi si focalizzino su questa prima partita e non pensino a quello che succederà nelle prossime settimane. In Coppa Svizzera non ci possono essere cali di tensione. Il Lancy è una squadra che abbiamo scoperto dopo il sorteggio. Ha sconfitto una compagine di Challenge League, ci vuole tanto rispetto. Bisogna fare attenzione, è un gruppo in fiducia, ma noi siamo il Lugano, dobbiamo fare la nostra partita. Sarà determinante aver il focus dal primo secondo all’ultimo, per non incappare in brutti momenti. Non possiamo permetterci di sbagliare. Non arriviamo da un bel periodo, nelle ultime tre partite non siamo più riusciti a vincere. Abbiamo bisogno di una bella reazione, per riconquistare fiducia».

Solitamente in Coppa, nei primi turni, quando le squadre di Super League affrontano squadre di categorie inferiori, gli allenatori fanno scendere in campo chi nelle ultime settimane ha avuto meno spazio. Il Lugano per questa partita dovrà fare a meno di cinque giocatori: gli infortunati Osigwe, Mahou, Valenzuela, lo squalificato Espinoza e l’acciaccato Hajdari (leggermente infortunatosi con l'U20 svizzera). A proposito di Valenzuela, la società ha comunicato che lo sfortunato giocatore verrà operato martedì prossimo in Finlandia, da un’équipe specializzata. Il suo rientro è previsto per gennaio 2024. «Sinceramente, in questo inizio di stagione – spiega Croci-Torti – giocatori che hanno giocato meno sono pochi. Tutti sono entrati nella rotazione, siamo una rosa giusta, non ampissima. Adesso, con la squalifica di Espinoza, gli infortuni di Hajdari e Valenzuela, a livello difensivo andiamo a Lancy con cinque difensori. Non c’è tempo per fare turnover, ma per dare fiducia ai giovani come Marques ed El Wafi sì. Sarà una partita vera, dovrà essere giocata dai giocatori che hanno una grande voglia. In porta tornerà Saipi, il quale in queste settimane si è allenato molto bene con la squadra. Per noi e per lui è un test importante. Si sente bene, ha una gran voglia di tornare. A livello di personalità ha fatto un gran balzo in avanti da quando è arrivato da noi. L’Europeo U21 disputato gli ha dato fiducia e forza».

Cambiando discorso, ha fatto molto parlare la bella rete segnata con la Nazionale U20 da Nikolas Muci, il giovane attaccante dato in prestito dal Lugano al Wil per due stagioni: «Sono molto contento per lui. Penso che quando il Lugano ha firmato un prestito per due anni con il Wil, tutti erano concordi che si trattava della miglior soluzione. Lui a Wil sta facendo il percorso che tutti si aspettavano. Un percorso sempre in crescita, con la convocazione in Nazionale. Mi ricordo in passato, durante le conferenze stampa quando si parlava di lui ho usato la parola “pazienza”. Chiaro, per un 19enne è difficile da capire, ma sono contentissimo di quello che sta facendo. È un ragazzo speciale. Lo seguiamo anche grazie al suo allenatore, Brunello Iacopetta, mio amico e persona molto presente».

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