CALCIO

Rubiales non si dimette, anzi contrattacca

A lasciare, dopo la bufera del bacio, è invece il presidente del Comitato nazionale di calcio femminile spagnolo Rafael del Amo

25 agosto 2023
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Luis Rubiales ha colto tutti di sorpresa rifiutando di dimettersi da presidente della Federcalcio spagnola. Rubiales si trova nella bufera da quando, sul palco della premiazione dei Mondiali femminili vinti dalle ragazze iberiche, ha baciato sulla bocca una giocatrice. In un discorso di mezz'ora all'apertura di un'assemblea generale straordinaria della Reale federazione spagnola di calcio (Rfef), convocata per affrontare la controversia, il presidente ha esordito porgendo "le sue scuse", in particolare alla regina Letizia. Tuttavia, si è definito vittima di un "tentativo di assassinio sociale".

Rubiales si è giustificato dicendo che il bacio sulla bocca che aveva dato domenica sera a Jenni Hermoso era stato "spontaneo, reciproco (...) e consensuale". Non mi dimetterò! Non mi dimetto!", ha gridato davanti a decine di delegati della Rfef. Rubiales, che ha compiuto 46 anni questa settimana, ha anche attaccato il "falso femminismo", che "non cerca la verità". In particolare, ha attaccato per nome tre donne del governo, tra cui la ministra comunista del lavoro e numero tre del governo, Yolanda Díaz. È stata una delle prime a chiedere le sue dimissioni.

Secondo tutti i media spagnoli, giovedì il presidente avrebbe informato la sua squadra che era sua intenzione presentare le dimissioni.

Luis Rubiales, alla guida della federazione dal 2018, è al centro di un vortice mediatico da quando domenica è stato filmato a Sydney, nel bel mezzo dei festeggiamenti per la vittoria della Roja sull'Inghilterra nella finale di Coppa del Mondo, mentre afferrava con entrambe le mani la testa di Jennifer Hermoso prima di darle un bacio a sorpresa sulla bocca. Secondo la legge spagnola, un bacio non consensuale è considerato un reato di violenza sessuale.

Al rientro negli spogliatoi, la giocatrice ha dichiarato in una diretta su Instagram: "Non mi è piaciuto. Vista l'entità delle prime reazioni indignate, la federazione spagnola aveva rilasciato alla stampa, in tarda serata, le dichiarazioni di Jenni Hermoso, secondo cui si è trattato di "un gesto reciproco del tutto spontaneo, dovuto all'immensa gioia per la vittoria della Coppa del mondo".

C'è chi invece le dimissioni le ha date. È il presidente del Comitato nazionale di calcio femminile spagnolo, Rafael del Amo, in aperto dissenso con la decisione di Rubiales di non rinunciare all'incarico.

Del Amo, che è anche presidente della Federcalcio della Navarra, aveva già espresso il suo "più categorico e completo rifiuto della condotta" mostrata da Rubiales, sollecitandone le dimissioni. E aveva rappresentato la sua posizione al vicepresidente e al tesoriere del Comitato nazionale di Calcio femminile che hanno sostenuto la sua decisione.

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