Calcio

I rossocrociati gettano via una vittoria già in tasca

A Lucerna, in una gara stradominata per 89 minuti, la Svizzera esce dal campo con un pareggio contro la Romania (2-2) che ha dell'incredibile

Doveva essere una partita da 5-0. È finita con un 2-2 che lascia tanto amaro in bocca alla Svizzera e mantiene vive le speranza della Romania nella corsa al primo posto del gruppo I. Per la Nati, la stagione si è chiusa su una nota stonata, al termine di una prestazione eccellente per 89’, ma rovinata dalle indecisioni che hanno permesso a Mihaila di firmare una clamorosa doppietta. Fino a quel momento si era giocato praticamente a una sola porta, con la Svizzera che aveva dominato in lungo e in largo. In particolare nel primo tempo – ma tutto sommato fino al termine, come testimonia la clamorosa traversa di Bislimi al 95’ – i rossocrociati hanno fatto letteralmente il bello e il brutto tempo, contro un avversario apparso in balia degli eventi, almeno fino alla pausa. Quella che doveva essere la notte di gloria di Zeki Amdouni, autore di una doppietta (cinque gol in cinque “caps”) si è dunque trasformata in una serata che rasenta l’incubo. Difficile spiegare cosa sia successo negli ultimi cinque minuti. Di certo, gli errori personali di Freuler (si è lasciato sfuggire alle spalle Mihaila) in occasione del primo gol e di Schär, uscito male in contrasto su Puscas, poi libero di servire ancora Mihaila per il gol del pareggio (nell’occasione pure Akanji non è apparso irreprensibile), hanno avuto il loro peso. Tuttavia, l’improvviso calo non si può spiegare soltanto con due errori individuali. Starà ai dirigenti della Nazionale, e a Pier Tami in particolare, capire cosa sia successo. A occhio nudo, si potrebbe parlare di un calo di tensione e di concentrazione, su un 2-0 che appariva già messo in cassaforte.

Un calo incomprensibile

Se così è stato, si è trattato di un atteggiamento assolutamente non accettabile, nonostante la sfida con la Romania sia arrivata a chiusura di una stagione molto lunga e faticosa. Inacccettabile anche perché la posta in palio era chiara a tutti: una vittoria avrebbe permesso alla squadra di Yakin di gestire in autunno un vantaggio di cinque punti che l’avrebbe lanciata senza grossi patemi d’animo verso il primo posto di gruppo. Adesso, invece, la Romania rimane a due lunghezze e Israele a tre ed entrambe continuano a rappresentare avversari potenzialmente pericolosi, oltretutto con la consapevolezza di dover andare a giocare i due scontri diretti in trasferta.

Tante occasioni, due soli gol

Alla base di un risultato che va considerato negativo, ci sta pure l’incapacità di finalizzare una manovra apparsa spumeggiante per tutto il primo tempo e parte della ripresa. Amdouni ha firmato una doppietta, ma le occasioni più o meno clamorose sono state oltre una decina, il che testimonia di una percentuale realizzativa al di sotto delle aspettative. C’è stato anche un pizzico di sfortuna (rigore cancellato per fallo su Steffen e, soprattutto, clamorosa traversa di Bislimi nei secondi finali), ma la cattiva sorte non basta a spiegare quanto è successo nei minuti conclusivi. Se questa squadra vuole compiere il tanto atteso salto di qualità, partite come quella di Lucerna vanno vinte e la media realizzativa deve essere molto più alta. Vargas, Shaqiri, Zakaria, lo stesso Amdouni che ha avuto una clamorosa chance per il 3-0, devono diventare molto più “cattivi”.

Bagno d’umiltà

C’è da sperare che questo mezzo passo falso serva da bagno di umiltà per una squadra probabilmente convinta nell’ultimo quarto d’ora di aver ormai chiuso la pendenza. La qualificazione per gli Europei della prossima estate in Germania non è in discussione (il biglietto lo staccheranno le prime due classificate), ma nel calcio moderno anche i sassi sanno che le partite finiscono al 90’ e oltre. Adesso i rossocrociati si possono concedere una comunque meritata vacanza, in attesa di ritornare in campo a settembre per altri due impegni, il primo dei quali tutt’altro che facile, in Kosovo, per poi ospitare Andorra a Sion.

‘Regali inammissibili’

«Sono cose che non possono succedere, è davvero deludente – commenta Xherdan Shaqiri a fine gara –. Siamo stati puniti da due contropiedi nei minuti di recupero. Non credo che questo abbia a che fare con i cambi effettuati, si tratta semplicemente di due regali. Abbiamo mostrato un buon calcio, in particolare nel primo tempo, ma pure all’inizio del secondo, quando ho avuto sul piede la palla del 3-0, purtroppo non sfruttata».

Svizzera - Romania (2-0) 2-2
Reti: 29’ Amdouni 1-0. 41’ Amdouni 2-0. 90‘ Mihaila. 92’ Mihaila.

Svizzera: Sommer; Elvedi (90’ Schär), Akanji, Rodriguez; Fernandes, Zakaria (75’ Sow), Xhaka, Freuler; Shaqiri (90’ Bislimi), Vargas (75’ Steffen); Amdouni (59’ Seferovic)

Romania: Moldovan; Manea, Burca, Nedelcearu, Dragusin, Sorescu (73’ Olaru); Hagi (57’ Mihaila), Stanciu, Screciu; Alibec, (73’ Puscas), Coman (57’ Morutan)

Arbitro: Orsato (Italia)
Note: 14’400 spettatori (tutto esaurito). Svizzera senza Widmer, Embolo e Okafor (infortunati). Ammoniti: 23’ Fernandes.
26’ Hagi. 40’ Akanji. 45’ Sorescu. 94’ Morutan. 95 Steffen

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