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Lugano, alla ricerca della vittoria perduta

I bianconeri, reduci da cinque pareggi nelle ultime sette partite, ospitano uno Zurigo imbattuto nel 2023. Mattia Croci-Torti: ‘Dovremo saper soffrire’

10 marzo 2023
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Due squadre in salute. Sono quelle che si affronteranno sabato sera a Cornaredo. Lugano e Zurigo stanno entrambe attraversando un periodo positivo: nel 2023 i bianconeri hanno perso una sola partita (a Winterthur), i biancoblù tigurini possono vantare il miglior bilancio dell’intera Super League, unitamente allo Young Boys, con quattro pareggi e tre vittorie. Sulla carta, dunque, la compagine diretta da Bo Henriksen sta addirittura meglio rispetto a quella di Mattia Corci-Torti, confrontata con un’epidemia di pareggite giunta a quota cinque (quattro 1-1 e un 2-2) e scoppiata solo con il nuovo anno, visto che dal 17 luglio 2022 al 13 novembre i pareggi erano stati soltanto 3 in 16 uscite... «Per due centimetri Babic non ha fatto gol al 96′ contro lo Young Boys, sempre per questione di centimetri Steffen non ha segnato la rete della vittoria al 92′ contro il Basilea, mentre a Sion per tre centimetri è stato annullato il gol di Aliseda – commenta il tecnico bianconero –. Avremmo potuto vincere tutte e tre le ultime sfide, ma per piccoli dettagli non ci siamo riusciti. Ci è mancato un pizzico di fortuna, abbiamo sbagliato di un’inezia alcune nostre giocate ed è su questi minuscoli dettagli che dobbiamo lavorare, perché sono quelli che fanno pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Ma in queste settimane non mi pare di aver mai cercato un pareggio o di aver detto alla squadra di accontentarsi: se a Sion al 94′ abbiamo rischiato di prendere gol in contropiede è perché avevo fatto salire due difensori nell’area avversaria».

Appurato che il Lugano è più sfortunato che vittima della sindrome del pareggio, contro lo Zurigo occorrerà forzare la mano alla Dea bendata, perché l’ultimo successo in casa risale ormai dal 13 novembre, ultima uscita prima della pausa dedicata ai Mondiali. «Abbiamo bisogno di una vittoria, quei tre punti che ci mancano da un po’ possono veramente darci ancora più carica. Dopo la partita con il Grasshopper, la squadra non ha mai sbagliato approccio e questo mi fa molto piacere. Sabato dovremo essere ancora più bravi, perché affrontiamo una squadra imbattuta da tantissimo tempo (l’ultima sconfitta risale al 6 novembre, 2-0 proprio a Cornaredo, ndr). Dobbiamo avere tanto rispetto per lo Zurigo. Sono i campioni in carica e dopo aver concluso l’Europa League, con le partite del giovedì che li avevano massacrati, non hanno più sbagliato niente. Non aspettatevi, però, una squadra da calcio-champagne, sarà un complesso solidissimo, pronto a puntare sulla verticalità, sulle individualità di Tosin e Okita. Ci aspetta una partita dura, soprattutto sotto l’aspetto fisico, loro dietro hanno tantissimi centimetri e davanti sono molto veloci. Se vogliamo conquistare i tre punti dovremo saper soffrire».

La classifica dice che lo Young Boys è scappato da tempo, ma per il resto, tra il Servette secondo e il Lucerna sesto i punti di differenza sono soltanto cinque. A quattro punti dai ginevrini, il Lugano, nonostante una vittoria che manca dalla prima del 2023, è ancora lì, in piena corsa per l’Europa. «Quando a inizio 2023 avevamo tenuto la conferenza stampa di presentazione della seconda parte di stagione, il Servette era due punti davanti a noi: due mesi dopo siamo in semifinale di Coppa Svizzera e a quattro punti dai granata. Abbiamo perso soltanto due lunghezze e la possibilità di raggiungerli rimane concreta. È un campionato equilibratissimo: nelle ultime 15 partite di Super League si sono registrati 11 pareggi. I dettagli fanno la differenza ed è su questo che contro lo Zurigo dobbiamo puntare. Abbiamo ancora due scontri diretti con il Servette e in Coppa siamo dove dovevamo essere e dove tutti speravano. Un pizzico di rammarico c’è, non lo posso nascondere, qualche punto in più di qua o di là l’avremmo potuto racimolare, però bisogna accettare la situazione e cercare di capovolgerla in maniera positiva. Le due squadre che ci stanno davanti in classifica, San Gallo e Servette, sono anche quelle che non abbiamo ancora affrontato nel ritorno, solo allora potremo cominciare a trarre qualche considerazione supplementare».

Una cosa è certa: i bianconeri continuano a essere in credito con la buona sorte, per lo meno per quanto concerne gli infortuni. Quando sembrava che l’infermeria fosse pronta a svuotarsi, vi si sono accomodati Bottani e Saipi... «I quali vanno ad aggiungersi a Belahdj e Mahou. Dal canto suo, Osigwe, febbricitante per tutta la settimana, si è allenato, a parte, soltanto venerdì, per cui la sua presenza rimane in forse. Nel caso in cui non ce la potesse fare, tra i pali andrebbe Serif Berbic, terzo portiere, giunto da Rapperswil per rinforzare il Lugano II. Per quanto riguarda Bottani, è stato estremamente sfortunato e ha subito un’entrata che avrebbe anche potuto rompergli il ginocchio. Si è trattato di un intervento cattivo e ancora oggi Mattia fatica a camminare. Anche Saipi non è stato baciato dalla fortuna e speriamo che la diagnosi definitiva confermi le quattro settimane d’assenza e non sia più severa. Faremo di tutto per recuperarli in vista della semifinale di Coppa ma, sinceramente, sarà difficile».

Tornano invece a disposizione Mai, Arigoni e Celar... «Dopo la partita di Coppa, Mai era affaticato e ho dovuto tenerlo a riposo per evitare ulteriori lesioni, lo avevamo già perso per troppo tempo. Quanto a Celar non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma è importante che possa essere a disposizione per la squadra, anche perché ci garantisce maggiori alternative sul fronte offensivo. Per Quanto riguarda Arigoni, lo abbiamo recuperato, tuttavia sarà difficile vederlo in campo dal primo minuto, cercheremo di fargli ritrovare il ritmo perso nelle cinque settimane di stop».

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