CALCIO

Lugano, metà difesa è in infermeria

I bianconeri, in trasferta a Berna contro lo Yb, dovranno rinunciare agli infortunati Mai, Arigoni, Espinoza, Facchinetti e ad Hajdari (squalificato)

17 febbraio 2023
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Emergenza difesa in casa bianconera! Grossi problemi per la retroguardia di un Lugano impegnato sabato sera sul campo della capolista Young Boys. Agli infortunati di lungo corso Mai e Arigoni, si sono aggiunti Hajdari, squalificato dopo il quarto giallo rimediato domenica con il Lucerna, Espinoza, infortunatosi nel corso della settimana, mentre rimane in forte dubbio l’impiego di Facchinetti. Un bollettino medico che non lascia sonni tranquilli a mister Mattia Croci-Torti. «Evidentemente, la situazione non è proprio facile per questa partita – esordisce il coach luganese durante l’incontro settimanale con la stampa ticinese –, abbiamo solo tre difensori in rosa, Daprelà, Hajrizi e Valenzuela. Dovremo sicuramente trovare qualche soluzione alternativa, giocherò con la formazione più offensiva della mia gestione. Cercheremo di avere più possesso palla possibile, provando a mettere in difficoltà i gialloneri. Per fortuna, potrò contare in difesa sul giovane 20enne Noah De Queiroz, che ha già giocato con noi, poi potrei abbassare sulle fasce Macek e Steffen, oppure Doumbia potrebbe darci una mano al centro della difesa. Sappiamo tutti che la squadra bernese ultimamente in casa fa molto bene. Lo Young Boys in questa stagione ha raccolto 26 punti su 30. Una squadra fortissima, seguita da un incredibile pubblico, senza dimenticare l’aspetto del terreno sintetico. I primi minuti sul loro campo sono sempre temibilissimi. Nelle ultime due partite contro Winterthur e San Gallo hanno segnato 10 reti. Siamo avvisati. Noi da tanto tempo a Berna non prendiamo punti, sotto la mia gestione nemmeno uno. Non vogliamo però essere una vittima sacrificale, ma abbiamo intenzione di provare a fare il colpaccio».

Come fermarli? «Prendo spunto dall’ultimo festival della canzone di Sanremo, dovremo essere "Supereroi", come la canzone cantata da Mr. Rain, non ho un giocatore alto come i sei saltatori dell’Yb. Dovremo essere fortissimi, alzare il livello di concentrazione e di guardia. Loro sulle palle ferme possono fare molto male, mentre noi in quelle situazioni siamo vulnerabili. Il nostro chiaro obiettivo è di portare a casa almeno un punto, darebbe un incredibile morale alla squadra».

Non solo brutte notizie a Cornaredo, ci sono anche quelle positive. Il rientro in porta di Saipi, alla sua prima partita ufficiale nel 2023. Osigwe lo ha sostituito bene, ma mister Croci Torti ha sempre dichiarato che il suo titolare rimane Saipi. Poi dopo il turno di squalifica, sarà nuovamente a disposizione Mattia Bottani. «Mattia ci aiuterà tantissimo – spiega l’allenatore bianconero –, soprattutto a livello di gioco, contro una squadra che spesso si presenta in fase offensiva con sette uomini. Noi quando ripartiremo, con lui potremo essere più incisivi rispetto alla partita con il Lucerna. In avanti i bernesi hanno sicuramente un potenziale incredibile, con Nsame, Itten e Monteiro fanno paura. Poi a centrocampo c’è Ugrinic, che l’anno scorso con il Lucerna ci ha messo in difficoltà, senza dimenticare il giovane Rieder e Imeri: davvero tantissima qualità. Non dobbiamo andare a Berna con l’idea di essere già sconfitti, ma sono sicuro che durante la settimana il messaggio alla squadra è passato».

Per finire non poteva mancare l’accenno al Nazionale Renato Steffen, in settimana al centro delle discussioni, dopo l’intervista rilasciata al CdT... «Noi quest’anno abbiamo cambiato veramente tanto a livello di gruppo. Se pensiamo dell’era Renzetti ci sono solo 3 elementi che giocano ancora titolari in questa squadra. Quando si cambia gruppo ci sono diverse fasi e solitamente dopo la prima fase, quando ci si inizia a conoscere, subentra una fase di conflitti. Sta a noi dello staff tecnico gestire questa situazione. Quest’anno abbiamo avuto due giocatori fuori rosa (Aliseda e Ziegler, ndr), tutto ciò fa parte di questo processo e noi dobbiamo essere bravi a intervenire e gestire. Con Renato ho parlato tanto, l’importante è che i miei giocatori alla domenica diventino dei problemi per la squadra avversaria e che nel nostro spogliatoio regni l’armonia, questo è fondamentale. Tutti i giocatori hanno capito che in quell’intervista Renato cercava tanto aiuto da parte del gruppo. Il gruppo da questo episodio ne uscirà ancora più forte. Io sono sicuro che con il passare delle settimane ritroveremo il vero Steffen. Più minuti avrà nelle gambe, maggiore sarà la possibilità di ritrovare quel giocatore ammirato nel mese di novembre».

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