CALCIO

Il Chiasso può ripartire da una cordata ispano-statunitense

Un gruppo spagnolo legato a un fondo d’investimento Usa ha acquisito il pacchetto azionario del club rossoblù. ‘Svilupperemo il potenziale della società’

10 gennaio 2023
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Un inizio anno all’insegna della normalità, o quasi. Il Chiasso lo sperava tanto, non hanno mai smesso di crederci, almeno nelle dichiarazioni, anche i calciatori, che si auguravano di poter riprendere il discorso e il loro buon campionato di vertice. E quando Anelli e compagni hanno salutato per le vacanze, non c’era ancora il gruppo spagnolo all’orizzonte, c’erano trattative con alcuni possibili acquirenti. I nuovi detentori del pacchetto di maggioranza si sono palesati solo a inizio dicembre, mostrando però da subito, e si capiva dalle parole di Miozzari, amministratore unico dimissionario che però ha portato avanti con Nicola Bignotti le trattative, di avere una marcia in più. Hanno infatti ben presto superato gli altri gruppi, divenendo gli interlocutori privilegiati e lavorando sotto traccia anche nel periodo natalizio, sino al closing, per usare un termine che va di moda ora.

Che fosse un gruppo spagnolo si sapeva. Che fosse legato a un fondo di investimento americano lo aveva detto Nicola Bignotti dopo l’udienza in pretura. I fondi di investimento spesso negli ultimi anni puntano a società sportive, vedendo in esse un business fiorente, sia per i legami indubbi col territorio di appartenenza, sia per i possibili sviluppi infrastrutturali, a livello di risultati e di introiti per il calcio mercato, a volte in combinazioni con altri tipi di società (non parrebbe essere al momento questo il caso stando a quanto dichiarato). I nuovi proprietari del Chiasso hanno da oggi ufficialmente un volto, come si legge in una nota: si tratta della American Sport Asset Company Limited.

Nel lungo comunicato si presentano. Citiamo: "American Sport Asset Company Limited è un veicolo di investimento specializzato attraverso il quale un gruppo di società americane formalizza i propri investimenti con l’obiettivo di acquisire club calcistici di alto livello che collaborano e generano sinergie tra loro attraverso la strategia della "Multi-club Ownership". Il gruppo è specializzato nella gestione e nell’amministrazione di organizzazioni sportive e si distingue per il suo modello basato sulla progettazione e sullo sviluppo di processi, strutture e infrastrutture che aggiungono valore alle entità che gestisce". In poche parole, la strategia citata consiste in un individuo o società che detiene azioni di due o più club, i quali lavorano tramite sinergie sia dal punto di vista sportivo, sia economico, spesso a livello internazionale.

Non si sa, al momento, quali siano gli eventuali altri club che interessano ai nuovi padroni del Chiasso. Che la società momò comunque sia un punto di partenza la dice lunga sul patrimonio di un club tanto bistrattato negli ultimi anni, sia calcisticamente, sia a causa di diversi personaggi che si sono avvicendati al comando. Il Chiasso ha 118 anni di storia e uno zoccolo duro di tifosi che non lo ha mai abbandonato e sicuramente sarà stato un punto favorevole per la American Sport Asset Company Limited.

Quali sono i progetti sportivi? Sicuramente ambiziosi, il gruppo sarebbe legato a un importante manager. E vanno oltre il campo, stando alla nota. "L’acquisizione da parte di American Sport Asset Company Limited comporta l’impegno a sviluppare appieno il potenziale dell’Fc Chiasso 2005 SA come club e accademia di formazione, finalizzata ad alte prestazioni. Gli obiettivi principali prevedono la riorganizzazione del club, lo sviluppo del legame con la città di Chiasso e l’internazionalizzazione del club".

Sicuramente c’è da ricostruire tanto. I mesi in mano alla D&C Holding hanno pesato, azzerando di fatto l’organigramma amministrativo e lasciando debiti sia verso i calciatori, sia verso altre entità, non ultimo il Comune. Ma c’è fiducia. Lo stesso Municipio ha deciso di concedere una deroga alla società. Infatti, aveva dato lo sfratto, sia alla squadra dai campi, sia alla dirigenza dagli uffici amministrativi, a causa dei mancati pagamenti degli ultimi mesi. Data la nuova situazione, si è arrivati a un accordo e il club potrà continuare a usare le strutture. L’augurio è ovviamente quello che i nuovi proprietari ripianino i debiti, ma c’è fiducia e non potrebbe essere altrimenti.

Nei giorni scorsi i rossoblù si sono radunati e hanno ripreso gli allenamenti. Gli stipendi non sarebbero ancora stati versati, ma con ogni probabilità i calciatori e lo staff tecnico saranno stati aggiornati sulle novità. Non c’era nessuno della D&C Holding e purtroppo non è una novità. L’interregno passa decisamente alla storia come negativo, tanto che sino all’ultimo si temeva che potessero non finalizzare la vendita del club. Non c’erano Pillisio e Corda, per esempio, al campo. Era presente Nicola Bignotti, che non ha mai abbandonato la barca, quando avrebbe potuto farlo. Per lo staff tecnico c’erano Cau e Tirapelle. Non è dato sapere, al momento, se ci saranno dei cambiamenti, magari avvicendando chi era più vicino ai dirigenti Pillisio e Corda. Certamente, i risultati sono a loro favore, nonostante la situazione difficile. Però di mercato si avrà tempo di parlare.

Novità sono attese presto. Riprendiamo di nuovo la nota: "Il nuovo gruppo dirigente ha effettuato un’analisi esaustiva della situazione finanziaria e sportiva del club e intende iniziare a lavorare questa settimana sulla pianificazione dei prossimi mesi, dando priorità in questo processo all’area sportiva e trasmettendo da subito l’idea del nuovo progetto".

Una presentazione pubblica del progetto avverrà nei prossimi giorni e, si legge ancora, la nuova società "spera di avere il sostegno di tutti gli stakeholder del club per ottenere al più presto i risultati attesi a beneficio del club".

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