calcio

Super League, saranno davvero playoff?

I club di Swiss Football League si riuniscono per decidere se confermare la formula scelta a maggio, o se avallare l’opposizione di Zurigo e soci

L’avrà vinta lui?
10 novembre 2022
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I rappresentanti dei club di Super e Challenge League si ritrovano domani mattina in una nuova riunione per votare sull’introduzione dei playoff in Super League. Ma come, non si era già votato a maggio? Sì e il modello dei playoff e l’aumento a dodici squadre della massima serie erano stati accettati a larga maggioranza, tuttavia nel frattempo le carte in tavola sono cambiate.

Infatti l’opposizione ai playoff (mentre l’aumento delle partecipanti non è in discussione) è rapidamente esplosa. Le prime a esporsi sono state le tifoserie, organizzando coreografie e una raccolta di firme – che ha raccolto oltre 57’000 sottoscrizioni, anche di personaggi in vista, come il nazionale svizzero Breel Embolo, il sindaco di Berna Alec Von Graffenried e lo scrittore Pedro Lenz – per contrastare la decisione. La miccia l’ha però accesa veramente lo Zurigo che ha inoltrato una richiesta di eliminazione dei playoff, giudicandoli ingiusti e iniqui. Al club di Ancillo Canepa si sono allineati pure, per quanto concerne la Super League, lo Young Boys, il San Gallo, il Winterthur e il Lucerna. Il comitato contrario ai playoff ha inoltre inviato una lettera aperta ai presidenti dei club, in cui ritiene che «nientemeno che la credibilità del nostro sport è in gioco». Tutto lascia dunque presagire un voto molto più serrato, rispetto a quello primaverile.

La formula

I playoff ideati dalla Swiss Football League hanno una forma diversa da quella che conoscono per esempio gli appassionati di hockey o di pallacanestro. Infatti dopo una stagione regolare di ventidue partite, la classifica verrà suddivisa in due tronconi, con le prime sei che si affronteranno nuovamente in un’andata-ritorno di dieci partite e la stessa cosa faranno le compagini classificate tra il settimo e il dodicesimo rango. A questo punto le prime due classificate si affronteranno per il titolo in una serie alla meglio delle tre partite, mentre le otto squadre successive (ovvero le ultime quattro del girone intermedio superiore e le prime quattro di quello inferiore) disputeranno delle partite a eliminazione diretta per assegnare i rimanenti posti nelle Coppe europee, mentre nulla cambierebbe per la retrocessione.

Le proposte

Una possibile forma alternativa è quella già applicata in Scozia, in cui le squadre vengono suddivise dopo tre turni (e trentatré partite), con le prime sei che disputano altre cinque partite per aggiudicare il titolo e le ultime sei per schivare la retrocessione. Secondo lo Zurigo e compagni i playoff non fanno parte della natura del calcio, è la miglior squadra della stagione che merita il titolo, senza lasciare spazio a una suspense artificiale e al caso. Inoltre le partite a domicilio diminuirebbero e così gli incassi, mentre delle partite ad alta tensione potrebbero provocare dei grattacapi per la sicurezza. I fautori dei playoff, particolarmente numerosi in Romandia, sono invece dell’opinione che questa formula, votata democraticamente in maggio e non ancora testata, vada almeno provata. Inoltre negli ultimi anni raramente la lotta per il titolo è stata particolarmente avvincente e il modello scozzese ha il difetto di aggiungere ulteriori due giornate (si passerebbe da 36 a 38) a un calendario già molto intenso.

I venti club dovranno votare fra tre opzioni: l’assunzione del modello scozzese (33+5), il mantenimento della formula con i playoff scelta a maggio, oppure l’applicazione di questa formula, ma senza le serie finali (per una stagione da 22+10 partite).

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