CALCIO

Chiasso in agguato nel ruolo del terzo incomodo

Promotion League, la squadra di Andrea Vitali pronta a playoff da protagonista. ‘Arriviamo da un buon momento, ma concentriamoci sul presente’

5 maggio 2022
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Inizia al Riva IV la rincorsa del Chiasso a una promozione da non considerare a priori una chimera, nonostante i dieci punti di ritardo dalla capolista Breitenrain e i sei dal Bellinzona. Gli scontri diretti ancora a disposizione nel torneo finale e le vicissitudini legate alla concessione della licenza, rimasta tabù in prima istanza per tutte le pretendenti alla Challenge League, lasciano aperti molti scenari in vista delle ultime cinque partite della stagione. Il primo avversario della compagine di Andrea Vitali sarà lo Stade Nyonnais che in classifica tallona i rossoblù con tre punti di ritardo: sabato 21 al Riva IV arriverà il Breitenrain, mentre una settimana più tardi, nel penultimo turno, si disputerà il derby al Comunale di Bellinzona. I giochi, adesso, si fanno davvero duri… «Non sono d’accordo – afferma il 43enne tecnico rossoblù –. Le cose importanti, per quanto mi riguarda e per quanto compete il mio ruolo, sono iniziate già lo scorso 19 ottobre, quando ho preso in carica la squadra. Ogni partita è stata importante allo stesso modo, perché se allora non si fossero fatte le cose per bene, adesso non ci troveremmo ai piani alti della classifica. Nel calcio, allenatori, staff e giocatori vengono giudicati di domenica in domenica in base al risultato. L’attuale terzo posto rappresenta un bel risultato, per nulla scontato, soprattutto alla luce delle scelte della società che nella pausa invernale ha ringiovanito di molto la rosa. Riuscire a chiudere la regular season davanti a una squadra come lo Stade Nyonnais dimostra l’ottimo percorso del quale siamo stati protagonisti. Che non è però finito: adesso iniziano i playoff contro le altre migliori cinque del campionato, per quello che sarà un periodo molto entusiasmante e stimolante».

‘Il passato non conta, il futuro nessuno lo conosce’

Una fase finale che il Chiasso approccia sulla base di un 2022 eccellente, fatto di otto vittorie e quattro pareggi per un bottino di 28 punti che fa della compagine sottocenerina la migliore, con un punto in più del Bellinzona, 7 in più del Breitenrain e 8 in più dello Stade Nyonnais… «Alla fase finale arriviamo con lo slancio giusto. Tuttavia, sappiamo molto bene come ogni partita viva di vita propria, per cui tutto può succedere. L’entusiasmo e la voglia di far bene ci sono, la consapevolezza di essere una squadra competitiva esiste, ma poi bisogna scendere in campo e dimostrare di essere migliori di avversari che saranno senza dubbio molto agguerriti. Io sono figlio d’arte e mi ricordo benissimo di una frase spesso citata in famiglia: "Il passato è passato e il futuro nessuno lo conosce". Ed è vero, perché nel calcio conta soltanto il momento presente, tutt’al più la domenica successiva. Ed è esattamente questo il pensiero che spero di riuscire a trasmettere alla squadra».

Prendere partita dopo partita e tirare le somme il 6 giugno, dopo l’ultimo impegno stagionale, è dunque la filosofia di Andrea Vitali. Il quale non vuol sentir parlare di Challenge League… «Onestamente alla promozione non posso pensare in termini di concessione o meno della licenza a Breitenrain e Bellinzona. Al momento, ed è l’unica cosa della quale sono sicuro, la testa della classifica rimane lontana dieci punti che sono molti nelle cinque partite ancora da giocare. Di certo, iniziare il torneo di promozione con il piede giusto può fare tutta la differenza del mondo: con così poche partite a disposizione, una vittoria nelle prime due gare vorrebbe dire fare il pieno di fiducia e aprire le porte a scenari davvero molto interessanti, almeno nei confronti del Bellinzona. E poi ci sarà il derby alla penultima giornata. Il mio auspicio è che in quell’occasione si possa avere l’opportunità di un aggancio in classifica. Al di là di questo, rimane un derby e di conseguenza una sfida stimolante a prescindere».

Due blackout decisivi

La stagione dell’Fc Chiasso è stata nel complesso molto regolare, ma ha conosciuto due "buchi" che alla fine si sono rivelati decisivi: 7 partite e 3 punti in occasione del cambio di conduzione tecnica, con il passaggio della panchina da Baldo Raineri ad Andrea Vitali, e 5 partite e 3 punti subito prima della pausa invernale. Sarebbero bastate un paio di vittorie in più… «Non ho alcun rammarico riguardo allo sviluppo della stagione. Anche quando i risultati sono venuti meno, la squadra ha sempre risposto in modo positivo. A volte nei momenti bui la fortuna ci ha girato le spalle, mentre nelle ultime settimane di ottimi risultati in alcune circostanze con la Dea bendata siamo rimasti in debito. Alla fine, fortuna e sfortuna, momenti positivi e momenti negativi sull’arco di un campionato si compensano. A inizio stagione si poteva pure pensare che il terzo posto fosse il risultato minimo per una società di blasone come il Chiasso: in realtà abbiamo conosciuto i nostri passaggi a vuoto e nella pausa invernale la società ha deciso di puntare ancor di più sui giovani. Di conseguenza, i risultati ottenuti sono stati il frutto del grande lavoro svolto dallo staff e dai ragazzi stessi, molto predisposti all’apprendimento. Non ho alcun rammarico, se penso al campionato disputato ho solo tanta soddisfazione e tanto orgoglio».

Un 2022 senza sconfitte rappresenta un cammino degno di nota nel panorama della Promotion League, a maggior ragione alla luce dell’inesperienza di una rosa molto giovane… «Avevamo tutti i dubbi del mondo e la piazza ancora più di noi, tant’è che dopo le prime amichevoli invernali non aveva lesinato le critiche. Il calcio è lavoro, anche nella scelta dei giocatori: ad esempio, l’arrivo di elementi quali Joseph Ambassa e Lucas Peres, entrambi classe 2002, è stato senza dubbio azzeccato, in quanto i due hanno fornito un grande contributo. E siccome il lavoro paga, nella stanza dei bottoni come sul campo, l’impegno profuso dai ragazzi che erano partiti con me e con mister Raineri a inizio stagione ha permesso loro di crescere in maniera sensibile. Progressi che hanno fatto svanire i primi dubbi: ben presto si è capito che questa squadra sapeva stare in campo e i risultati le hanno dato ragione».

Andrea Vitali è a Chiasso da due stagioni, con piena soddisfazione… «Devo dire la verità, qui ho trovato un’isola nella quale è possibile fare calcio: ci sono strutture, c’è assistenza a livello medico, c’è un apparato societario, tutti aspetti che permettono di lavorare nel modo migliore. In queste due stagioni – anche nella prima, conclusa con una salvezza sfiorata – ho potuto raccogliere tante soddisfazioni personali e gratificazioni professionali. Il mio futuro, però, non è ancora scritto. Al momento si chiama Stade Nyonnais, poi a fine stagione ci siederemo attorno a un tavolo per capire quale direzione prendere. Per quanto riguarda il futuro dell’attuale rosa, invece, la domanda andrebbe girata alla dirigenza. È comunque troppo presto per abbozzare delle prospettive, in quanto la categoria nella quale ci ritroveremo avrà la sua incidenza nel processo di miglioramento dell’effettivo a disposizione».

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