CALCIO

Andrea Agnelli torna alla carica con una Superlega 2.0

Il presidente della Juve, assieme ai colleghi di Real Madrid e Barcellona pensa a un torneo di 40 squadre e con retrocessioni e promozioni

3 marzo 2022
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Real Madrid, Barcellona e Juventus non mollano. Andata in fumo la prima versione della Superlega, i dirigenti dei tre club tornano alla carica con una versione 2.0. Una versione che dovrebbe aver limato – almeno nelle loro intenzioni – i punti più critici della prima proposta, in particolare il fatto che si trattava di una lega chiusa.

Florentino Perez, Joan Laporta e Andrea Agnelli si sono ritrovati settimana scorsa a casa del presidente della Juventus per mettere nero su bianco quello che dovrebbe essere il nuovo torneo continentale. Secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe trattarsi di un torneo con 40 squadre, divise in Lega A e Lega B, con promozioni e retrocessioni. Probabile la qualifica di un certo numero di squadre anche per la stagione seguente, con l’ingresso di una decina di compagini direttamente dai campionati nazionali. A un convegno organizzato dal Financial Times e dedicato alle novità nel mondo del calcio, Agnelli si è soffermato anche sulla Superlega… «A mio modo di vedere il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme. Non è più il tempo dei compromessi, ma c’è bisogno di cambiamenti profondi. E ritengo che un organo monopolistico come l’Uefa non sia in grado di guidare un business come il calcio».

Il presidente bianconero è stato molto chiaro anche quando gli è stato chiesto se l’Uefa è un organismo da sciogliere… «Mi siederò, sosterrò una governance trasparente e aspetterò che il Consiglio di giustizia europea dica se l’attuale organismo è idoneo».

La prospettiva di una nuova versione della Superlega non ha tardato a far scendere in campo coloro i quali già nella prima versione l’avevano combattuta. In primis il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin… «I club sono liberi di creare ciò che vogliono, ma poi non si aspettino di giocare anche nelle nostre competizioni. Prima hanno usato la pandemia, adesso usano la guerra».

Particolarmente duro il presidente della Liga, Javier Tebas: «I club della Superlega mentono più di Putin. Credono che i club delle leghe nazionali siano sciocchi ed è un insulto. Florentino Perez, Laporta e Agnelli sono tre naufraghi che non fanno altro che mentire. Ogni iniziativa andrà a scapito delle leghe nazionali».

Secondo quanto reso noto da alcuni organi di stampa spagnoli, Atletico Madrid, Milan, Inter, Chelsea, Manchester United, Manchester City e Liverpool avrebbero fatto marcia indietro rispetto alla chiusura espressa a suo tempo nei confronti del progetto e sarebbero rientrati nel gruppo capeggiato da Real Madrid, Barcellona e Juventus.

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