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'Dobbiamo tornare a essere il fulcro del calcio nel Locarnese'

Rémy Frigomosca e le ambizioni delle Bianche casacche. 'Vogliamo salire ancora: più lo faremo, più sarà facile convincere giovani ambiziosi a venire da noi'

La Terza Lega è solo una tappa: 'Vogliamo riuscire a salire ancora' (Ti-Press/Crinari)
24 agosto 2021
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Dopo il fallimento del gennaio 2018, continua in Terza Lega l’ascesa di un Locarno affidato da allora a Rémy Frigomosca. Un’ascesa però non priva di ostacoli, si pensi alla pandemia che ha impedito alle Bianche casacche di salire in Terza già l’anno scorso, poi questa primavera l’improvvisa scomparsa del presidente della rinascita, Sergio De Bernardi, e, infine, è storia di questi giorni, il maltempo che ha scoperchiato il tetto della tribuna dello Stadio Lido.

«Il nostro obiettivo è quello di fare il meglio possibile, cioè salire ancora – osserva il tecnico Frigomosca – per lasciare il calcio regionale nel giro di qualche stagione e quindi abbracciare un mondo più consono a quella che è la struttura del club, che per me non è da calcio regionale. Poi lì gli scenari cambiano. Però nel calcio non si sa mai quello che può succedere, infatti più si sale, più le cose diventano difficili e gli errori sono sempre meno concessi. Inoltre dalla Terza alla Seconda c’è solo una promozione diretta per gruppo, mentre le due seconde disputano uno spareggio, il che rende qualsiasi passo falso fatale».

In Terza lega si inizia anche ad affrontare avversarie con un nome di una certa importanza: «Sicuramente società come la Losone Sportiva, che conosco molto bene, o i Biaschesi, i nostri primi avversari, rappresentano l’élite del calcio regionale. Ma anche il Ravecchia ha una squadra molto forte, senza contare che contro di noi tutti daranno quel qualcosina in più per provare a sgambettarci».

Dal canto suo il Locarno ha rinforzato la rosa con nomi pesanti come Mirko Facchinetti o Antonio Felitti, entrambi provenienti dal Bellinzona: «L’arrivo di giocatori del genere, decisamente fuori categoria, essendo in grado di giocare da titolari in Promotion League, non fa che confermare le ambizioni di promozione della società».

Società che è ora presieduta da Mauro Cavalli: «Mauro era già vicepresidente ed è molto ambizioso. Penso di poter dire che in questo momento è la spina dorsale di tutto il club».

A confermare le ambizioni dei verbanesi anche i buoni risultati delle prime amichevoli, con le vittorie contro Arbedo-Castione (Seconda Lega) e Team Ticino U21 (Prima Lega): «Attenzione però: come si dice, “calcio d’agosto, non ti conosco”. Infatti con le varie vacanze in corso abbiamo affrontato compagini a cui mancavano anche tre quarti della rosa titolare. Il campionato è un’altra cosa».

Oltre a fare passi avanti sul piano sportivo, il Locarno vuole progredire anche per quanto riguarda la reputazione: «Più saliamo, più sarà facile convincere giovani ambiziosi a giocare da noi, bisognerà chiaramente continuare a lavorare bene, come si sta già facendo, nel settore giovanile. Mentre attualmente dobbiamo limitarci a cercare persone già formate. Dobbiamo riuscire a ritornare a essere il fulcro del calcio nel Locarnese, un po’ come accade nel Bellinzonese con l’Acb, suscitando maggiore simpatia nella popolazione per attirare più tifosi e sponsor, affinché la comunità sia contenta di quanto facciamo».

Nella speranza che il Lido possa accogliere presto più pubblico possibile: «Speriamo di poter raccogliere qualche franco con la buvette e sfruttare al meglio un’infrastruttura che comunque per la Terza Lega è un lusso e che merita un ambiente di un certo livello. Inoltre questa stagione ci saranno numerosi derby con squadre vicine».

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