Calcio regionale

La Ftc cancella le Coppe ma per il resto ha le mani legate

La Federazione ticinese di calcio fa il punto sul calcio amatoriale. Fulvio Biancardi: ‘Un calendario, noi lo abbiamo preparato. Aspettiamo una decisione’

18 maggio 2021
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"Non vorremmo più farvi tornare in campo in questa stagione, ma se l'Asf lo imporrà, dovremo farlo". Si può riassumere così il pensiero (forzato) della Federazione ticinese di calcio, che una decina di giorni dopo aver comunicato all'Associazione svizzera "la necessità di annullare i campionati attivi e seniori di competenza delle Associazioni Regionali della Lega Amatori per la stagione 2020-2021", fa chiarezza sulla situazione sua e in generale del calcio amatoriale ticinese attraverso una nuova presa di posizione.

«Nel comunicato precedente - ricorda il presidente della Federazione ticinese di calcio (Ftc) Fulvio Biancardi - ci siamo impegnati a portare le lamentele espresse da una trentina di società all'attenzione del comitato della Lega amatori e dell’Asf. Non ci troviamo tra l’incudine e il martello. Comprendiamo benissimo le argomentazioni sia di chi è contrario a una ripresa, sia di chi invece desidera ricominciare e terminare perlomeno il girone d’andata. Quale che sia il destino di questa stagione, è innegabile che il suo corso sia stato un po’ falsato. Ma è un concetto applicabile anche ai campionati di più alto livello che volgono a regolare conclusione, disputati anch’essi in condizioni non certo ottimali».

Preso atto delle recenti comunicazioni del Consiglio federale e dell’Asf (possibili riaperture che permetterebbero la ripresa dei campionati anche tra gli adulti dal 31 maggio), la Ftc ha innanzitutto fatto notare come i suoi statuti prevedano che "i regolamenti e le decisioni della Fifa, dell’Uefa, dell’Asf e della Lega Amatori, rispettivamente dei loro organi e delle loro autorità o commissioni permanenti, sono espressamente accettati dalla Ftc" ed "essi vincolano la Ftc stessa e i suoi membri".

«Ora - prosegue Biancardi - bisogna fare i conti con questioni abbastanza delicate, quali per esempio il maltempo, eventuali casi di positività che potrebbe imporre delle quarantene che bloccherebbe lo sviluppo delle giornate restanti, la fine delle scuole che in Ticino cade prima rispetto alla Svizzera tedesca che mettono in difficoltà le varie società. Un programma, noi l’abbiamo preparato, il nostro lo abbiamo fatto. Del resto, esistono dei regolamenti e degli statuti. Non possiamo permetterci di fare come la Juventus, il Real Madrid e il Barcellona che decidono di inventarsi la loro Superlega. Ci siamo impegnati a rispettarli, lo stesso fanno le società». 

Il massimo organismo del calcio cantonale ha poi ricordato come il regolamento di gioco dell'Asf (in particolare l'articolo 8 bis), prevede che, nel caso in non tutti i campionati giungessero a termine, la stagione "sarà omologata se almeno i gironi di andata di almeno la metà di tutti i gruppi di ogni categoria (quindi dalla Promotion League alla Quinta Lega) in tutte le associazioni regionali a livello svizzero saranno stati completati (in caso di una differenza di partite giocate all’interno dello stesso gruppo, verrà considerato il coefficiente di punti)".

Se per contro il termine del 31 maggio indicato dalla stessa Asf quale data limite per poter riprendere l’attività (in tal caso le competizioni potranno proseguire fino al 4 luglio 2021) non potrà essere rispettata – il Consiglio federale deciderà l’eventuale riapertura alle competizioni degli sport amatoriali di squadra soltanto il 26 maggio – la stagione verrà annullata, come già capitato un anno fa. «L’immobilismo del Consiglio Federale - mi sono già più volte espresso così - è scandaloso. Non è possibile arrivare con una consultazione che dura 15 giorni e poi magari darmi il via libera il 26 autorizzandomi a ricominciare a giocare il 27. Non so quando ci diranno se e quando si potrà ricominciare, lo trovo imbarazzante».

Dopo aver sottolineato come "un sondaggio effettuato a larga scala dall’Asf ha evidenziato come la quasi totalità delle federazioni regionali intendano riprendere l’attività", la Ftc ha ricordato che come detto "si è fatta parte attiva per trasmettere ai comitati di Asf e Lega Amatori l’opinione delle proprie società che hanno espresso le posizioni più critiche" in merito a una possibile ripartenza. Ciò non toglie che "la Ftc non può sottrarsi dall’implementare un calendario per la ripresa dei campionati in tutte le categorie, proprio poiché vincolata dalle disposizioni statutarie. Lo stesso verrà elaborato e comunicato alle società nei prossimi giorni". Un calendario che potrebbe comunque veder omologate delle partite, "come prevede il regolamento di gioco, con 0 punti e 0 reti, qualora entrambe le società interessate fossero d’accordo e previa comunicazione al segretariato Ftc al più tardi 5 giorni prima della gara".

«Avevamo chiesto alle società di prendere posizione - chiude Biancardi -. La maggior parte degli spunti li abbiamo ricevuti dalle società contrarie alla ripresa. Un buon numero, circa settanta, non si è espresso, per cui deduco che questi club siano disposti ad accettare qualunque soluzione. Tra favorevoli e contrari siamo più o meno al cinquanta e cinquanta. Non ci resta che attendere la presa di posizione del Consiglio Federale e, a ruota, dell’Associazione svizzera di calcio (Asf)». 

Infine la Federazione ticinese di calcio, auspicando "buon senso" e richiamando "le società agli impegni presi al momento dell’iscrizione delle proprie squadre ai vari campionati", ha spiegato come "i campionati Seniori 30+, 40+ e 50+ restano per il momento sospesi", mentre "tutte le coppe di ogni categoria (allievi, attivi e seniori) sono annullate".

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