Calcio

Lugano, a Lucerna con anima, cuore e compattezza

Confermati sul fronte d'attacco Lungoyi e Abubakar. In difesa ecco Oss (con Daprelà e Kecskes), a centrocampo Custodio rileva lo squalificato Lovric

fotoservizio Ti-Press/Golay
9 febbraio 2021
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Una seconda possibilità non la si nega a nessuno. E così, Christopher Lungoyi, che al termine del match dello scorso mercoledì contro il Vaduz fu criticato senza troppi giri di parole da Maurizio Jacobacci («Gli chiedo di più, deve restare in partita sempre, evitare dribbling inutili e dare un contributo in fase difensiva. Ha fatto troppo poco», così si espresse il tecnico sette giorni fa a Cornaredo) sarà in campo anche domani alla Swissporarena. «Con Lungoyi - ha spiegato Jacob acci - ho parlato a quattr’occhi il giorno dopo la partita. Gli ho ricordato le cose buone che ha fatto e quelle meno buone. Ho insistito sui comportamenti da avere specie nei momenti delicati dei match: non deve perdersi, quando la squadra è in difficoltà. Abbiamo bisogno di lui al massimo del suo potenziale, con i suoi guizzi offensivi e con i tiri sotto porta. Sono convinto che domani risponderà alle critiche: è stato all’origine del gol con il Vaduz, è una cosa positiva. Mi auguro che a Lucerna possa regalarci un altro assist, anche se confido che possa anche trovare la via del gol».

Concentrati da capo a coda

Sul fronte d’attacco gli farà compagnia il confermato Abubakar, rapidamente adattatosi ai ritmi della Super League, terminale offensivo di un Lugano che il mister bianconero riproporrà con il modulo a lui più caro, il 3-5-2 che nell’ultimo turno aveva lasciato spazio a un 4-2-3-1 che non aveva del tutto convinto (marcherà visita anche Mattia Bottani, alle prese con uno stiramento). «Al di là dell’aspetto tecnico-tattico, dobbiamo fare affidamento sull’affiatamento del gruppo. Dobbiamo metterci anima e tanto cuore. Una partita si può vincere solo se si è emozionalmente a posto. Bisogna essere concentrati dal primo minuto al fischio finale, ciò che non è stato il caso nelle ultime due partite. A Basilea abbiamo subito il pareggio a 2′ dalla fine, contro il Vaduz siamo andati sotto nel punteggio dopo un minuto e mezzo.  Ci vuole grande concentrazione sin dall’inizio, per poi mantenerla fino al fischio finale».

Verticalizzazioni, per sorprendere e colpire

Una settimana senza partite permette all'allenatore di impostare un lavoro un po’ diverso. «Abbiamo potuto approfondire certi aspetti tattici che con un incontro ogni tre giorni non è possibile curare nei dettagli. Ci siamo concentrati sia sulla fase difensiva sia su quella offensiva. Dobbiamo essere compatti in ogni zona del campo, per non lasciare spazi. Il Lucerna ha qualità offensive molto importanti. Bisogna fare attenzione sui loro inserimenti e al contempo essere propositivi per verticalizzare quando recuperiamo palla. Vorrei che animassimo la fase offensiva sulle fasce, ma se dovessero chiudercele bisognerà trovare soluzioni al centro. Abbiamo studiato la squadra di Celestini: può giocare con una difesa a quattro o a cinque come ha fatto a Ginevra».

Oss, stazza, tranquillità e semplicità

Maric non è ancora recuperato. È la grande occasione di Oss. «Da due settimane si allena regolarmente, fisicamente è pronto. Mi auguro che possa fornire il suo contributo e giocare come fa Maric. Ha una stazza fisica importante, è bravo di testa e gioca semplice, ha anche facilità nel passaggio lungo. È calmo con il pallone tra i piedi ed è tranquillo nel dirigere la difesa».

A centrocampo manca Lovric, squalificato. Lo sostituirà il rientrante Custodio. «C’è sempre qualcuno pronto a fare bene per sopperire all’una o all’altra assenza. Quindi anche domani chi scenderà in campo gode della mia massima fiducia e farà un’ottima gara, ognuno ovviamente con le proprie qualità».

Presto rivedremo in campo anche Guidotti. «Si sta allenando bene, ha superato i problemi alla caviglia. Non ha fatto parte del gruppo mercoledì scorso perché avevo tutti a disposizione e qualcuno deve giocoforza accomodarsi in panchina o in tribuna. Non dimentichiamo che Stefano aveva alle spalle una sola settimana di allenamento».

 

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