Calcio

Partite truccate: chiesti fino a due anni

I fatti riguardano alcune partite del campionato cadetto francese della stagione 2013/14. Pur se sussitono ancora dei dubbi

Keystone
7 giugno 2018
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L'accusa ha richiesto pene fino a un massimo di due anni di detenzione nei confronti di otto persone, comparse in giudizio a Parigi per rispondere di presunte manipolazioni di partite nel campionato cadetto francese, fatti risalenti al 2014. La richiesta più pesante (tre anni, di cui uno con il beneficio della condizionale, e multa di 50mila euro) è stata formulata nei confronti dei vecchi proprietari del Nîmes, Jean-Marc Conrad e Serge Kasparian. I due sono sospettati di aver cercato di manipolare diverse partite nel finale della stagione 2013/14 al fine di evitare la retrocessione della loro squadra in terza divisione.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, di sette partite prese in esame, sei sarebbero state oggetto di un tentativo di manipolazione. Tentativi talvolta maldestri, e non andati a buon fine: ai prevenuti non si imputa il fatto di "aver alterato" i risultati, ma di aver predisposto "atti preparatori" finalizzati a tale scopo. Dubbi persistono in particolare sulla partita chiave di questo dossier: un 1-1 tra Nîmes e Caen, che aveva permesso ai secondi di festeggiare la promozione nel massimo campionato. Ma sebbene Conrad e l'ex patron del Caen Jean-François Fortin (chiamati in giudizio per corruzione attiva rispettivamente corruzione passiva per questo specifico incontro) abbiano evocato in una conversazione telefonica l'interesse per un pareggio, "nessun elemento porta ad affermare che i tentativi dei dirigenti del Nîmes siano andati a buon fine", rilevano i magistrati. Ma il fatto che Fortin abbia "accolto favorevolmente" la proposta telefonica da parte dei dirigenti del Nîmes, secondo l'accusa, è sufficiente per una condanna a un anno con il beneficio della condizionale e 10 mila euro di multa. Pene dai 5 ai 10 mesi con il beneficio della condizionale sono invece state chieste nei confronti di altre quattro persone sospettate di aver giocato un ruolo di intermediari puntuali. Mentre nei confronti di colui che è stato designato come l'intermediario chiave del "progetto di corruzione", Franck Toutoundjian, la richiesta formulata è di due anni, di cui uno sospeso con la condizionale, e una multa di 5mila euro.

 

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