Intanto si profilano all'orizzonte le Final Four di Coppa di Lega, quest'anno senza alcuna squadra ticinese in lizza
Il basket ci propone, di nuovo, una squadra di serie B in semifinale di Coppa Svizzera. Inutile dire che le altre tre squadre sperano di incontrarla, perché l’accesso alla finale è garantito al 99,9%, insieme a un po’ di… gloria televisiva e, in proiezione, magari altri successi. Certo è che per il già misero basket elvetico – inutile nasconderci dietro un dito, non vogliamo passare per fanatici ad ogni costo – non avere le teste di serie almeno a partire dagli ottavi diventa davvero ridicolo.
Il discorso a monte è il solito, e cioè che la Coppa è l’unica manifestazione open che dà a tutte le squadre le stesse possibilità, dalle divisioni inferiori alla serie A. Il che è chiaramente polvere per gli orbi, visto che il numero degli stranieri non è equo: c’è da augurarsi che a qualcuno non venga in mente di far giocare tutte le squadre con un solo straniero, ma in Elvezia non si sa mai cosa può succedere.
Intanto si annunciano all’orizzonte le Final Four di Montreux (Coppa di Lega), che non vedranno in campo alcuna ticinese. Sarà un affare romando e c’è da credere che, per le casse di Swiss Basketball, sarà una festa ancor più significativa, e poi non ci sarà bisogno di gonfiare il numero di spettatori per dire del successo di tale manifestazione. Friborgo, Neuchâtel, Nyon e Ginevra sono le semifinaliste maschili, tutte in grado, anche geograficamente, di portare un alto numero di spettatori, molti più di una ticinese, che sta a 300 km di distanza. Sarà quindi un affare quasi di nicchia, con buona pace di chi crede ancora che il basket avrà un futuro nella Svizzera tedesca.
Per l’Olympic è chiaramente il primo obiettivo da raggiungere, anche perché essere fuori dalla Coppa (quella vera) è uno smacco imprevisto. Ma abbiamo visto come i burgundi abbiano incrementato il loro roster con l’ingaggio di Nzege, e a Ginevra è tornato Juwan James. Siamo, anche qui, lontani miglia dalla situazione in Ticino, dove si è costretti a giocare con soli due stranieri – come a Lugano – o non si può ingaggiare il quarto, come a Massagno, perché le finanze piangono. Come queste due realtà contrapposte, possiamo allargare il discorso a tutta la serie A, dove è evidente a tutti come si viaggi veramente su pianeti diversi. Di questo passo, sempre che non ci siano i soliti abbandoni a fine stagione, crediamo che il livello tecnico si abbasserà ancora, ma una riflessione a tutto tondo rimane un’incognita che, forse, solo il nuovo corso potrà sbrogliare. A nostro modo di vedere, bisogna agire più che in fretta, se non vogliamo ritrovarci in braghe di tela fra un paio d’anni.
A Lugano piove sul bagnato, anzi, grandina. I Tigers, domani sera in campo alle 19.30 ospitando Neuchâtel, saranno ancor più che decimati. Senza Maring, partito per altri lidi senza troppi rimpianti, perdono anche Corda (servizio militare) e Donnelly, squalificato 3 giornate per l’espulsione rimediata col Centro di formazione. Ricordiamo che Corda è stato autore di ben 18 punti e 7 rimbalzi sabato a Neuchâtel, e Donnelly riesce a dare un buon contributo alla squadra. Inoltre c’è Ballard, reduce da un malessere che l’ha condizionato non poco nella sfida di Coppa. Insomma, non gira proprio per niente questa stagione in casa bianconera. E pensare a qualcosa che si avvicini a un successo risulta fantasmagorico. Speriamo comunque che i tifosi non abbandonino questo gruppo, che sta facendo miracoli per grandi fette di partita.