BASKET

‘Vogliamo riprenderci ciò che ci è sfuggito in gara 1’

La Spinelli Massagno e coach Gubitosa sono sicuri: a Friborgo è possibile fare il break. ‘E che non siano gli arbitri a decidere il risultato’

Prima di lanciare gara 2 di finale dei playoff, dobbiamo un doveroso omaggio alla scomparsa di Gérard Boucher, responsabile stampa e media della Federazione. Una persona di grande umanità e affidabilità, appassionato da sempre della palla a spicchi, coordinatore presse di ogni manifestazione di Swiss Basketball e capace gestore delle esigenze di giornalisti, fotografi e televisioni. Sempre disponibile e aperto, di lui serbiamo e serberemo un bel ricordo di collega capace, di grande acume e conoscitore del basket, con il sorriso sulle labbra anche nella gestione delle conferenze stampa più complesse, sempre da super partes. Grazie Gérard, ti sia lieve la terra.

Abbiamo atteso fino alle 21.30 per sapere se a Marko Mladjan fosse stata ridotta la pena, ma la giustizia sportiva nel basket funziona con i… segnali di fumo e quindi chissà? Certamente almeno due giornate restano sul groppone a una squadra che va a Friborgo come? «Con l’obiettivo di prenderci quanto non abbiamo potuto fare sabato. Ho rivisto la partita – ci dice un deluso Gubitosa – e chiaramente certe decisioni arbitrali non ci hanno favorito. Poi abbiamo avuto anche le nostre colpe, bisogna ammetterlo».

Come sarà gara 2, cosa ti aspetti? «Diciamo che le percentuali al tiro, soprattutto da 3, potrebbero cambiare: ovvio che ripetessero il 6/32 per noi non sarebbe male, anzi; ma dobbiamo preoccuparci di migliorare le nostre statistiche, soprattutto chiudere di più a rimbalzo. Lasciare a loro 26 rimbalzi offensivi è un’enormità alla quale dobbiamo porre rimedio».

Cosa chiederai ai tuoi? «Oltre alle bocche chiuse, visto che possono aprirle solo gli avversari, chiedo che ci sia una maggiore determinazione in difesa per quanto riguarda i tagliafuori. Abbiamo veramente concesso troppo. Mentre in attacco cercheremo di avere qualche movimento in più per avere un Dusan Mladjan più concreto nelle conclusioni».

L’Olympic ha faticato contro la difesa a zona: da riproporre? «Dobbiamo valutare la situazione di gara perché non c’è sempre ripetitività nel basket: loro hanno tiratori validi dall’arco e quindi non è scontata nemmeno la zona, valuteremo durante la gara cosa sarà meglio adottare».

Il tuo desiderio maggiore? «Vorrei tanto che non fossero gli arbitri i protagonisti in campo e a decidere: devono essere i giocatori con le loro qualità e i loro errori a determinare l'esito di una gara, non certe fischiate assurde come un flopping o un fallo tecnico, assolutamente fuori luogo, a decidere una contesa per il titolo».

È anche il nostro augurio e cioè che non ci siano recriminazioni. Come spesso accade sono i dettagli che alla fine decidono, se Massagno sarà brava a preservare l’area e ad avere le stesse percentuali di tiro, nulla è impossibile.

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